A distanza di poche ore dalla vittoria della Roma contro la Juventus, che ha consegnato alla squadra di Garcia la semifinale di Coppa Italia e inflitto a Conte una delle pochissime sconfitte di una gestione che conta il 62% di vittorie in rapporto alle partite giocate, la squadra bianconera è di nuovo a Roma: ma stavolta per affrontare la Lazio.
Vale la pena approfondire qualche dietrologia su questa partita che ha sempre visto i tifosi laziali spaccati tra il desiderio di fermare una delle squadre in questo momento più in forma d’Europa e la voglia di lasciar prevalere la Juve per non far passare la Roma.
Intendiamoci, otto punti di vantaggio (dieci più della scorsa stagione a parità di giornate giocate) sono un’enormità e danno un’idea dello strapotere juventino che ha tutte le possibilità di passare a Roma e prendersi la sua tredicesima vittoria consecutiva senza concessioni né regali.
Impossibile non ricordarsi i fatti dello scorso anno quando diversi tifosi della Lazio spinsero, in modo non solo ironico ma molto pratico e anche fastidioso, i propri giocatori a tirare indietro la gamba, a lasciar passare indenne la Juventus per non agevolare la Roma. La stessa cosa successe con l’Inter nel 2010. Il tutto per non agevolare la prima avversaria nella lotta al titolo che era la Roma.
Il periodo dell’anno era diverso, si era più vicini all’assegnazione del titolo e certo la Juve avrebbe potuto vincere anche senza questo attrito non necessario. Ma intanto si creò un precedente: che ora fa pensare.
Sarà questo l’ennesimo grottesco paradosso del tifo che agiterà tutto il fine settimana fino al momento della sfida. Dando un’occhiata ai forum dei tifosi laziali se ne leggono di tutti i colori: da una parte gli intransigenti, chi vede nel tifo e dunque anche nella sconfitta della controparte storica, l’unica soddisfazione in una stagione che rischia di portare poche glorie. Dall’altra, quella che sostiene che la Lazio ha un’altra grande occasione per dimostrarsi superiore alla Roma: battere il Napoli nel proprio quarto di finale di Coppa e affrontarla alla pari nella semifinale.
Paradossi piuttosto ricorrenti nel calcio di casa nostra se ricordiamo quanto successe con l’Inter nel 2010 o lo scorso anno con il famoso striscione “Oh nooo” che comparse dopo il gol della Juve (nella foto).
Bah… Lo sport insegna a vincere con rispetto dell’avversario sempre e comunque. E qui ci sembra si stia parlando di cinema del grottesco. Ma si parla di tifo italiano… forse ci tocca cominciare a capire di cinema.
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