È il giorno dell’esame in commissione Affari costituzionali alla Camera per il Rosatellum bis. Sono stati presentati 321 emendamenti al testo della legge elettorale, ma il relatore Emanuele Fiano ha accantonato la gran parte di quelli sull’articolo 1 dopo la richiesta di Gianni Cuperlo, nel tentativo di trovare una mediazione con i deputati di Mdp.
Verranno quindi esaminate in seguito le proposte di modifica che riguardano il voto disgiunto, le pluricandidature, le soglie, la variazione del numero collegi plurinominali, le questioni inerenti il capo della forza politica (presentati da FI), la raccolta, il numero e la date di presentazione delle firme, la partita dell’equilibrio di genere, la ripartizione proporzionale per il voto del candidato uninominale. Fiano ha invece dato parere favorevole a sei emendamenti che lui stesso ha definito “di natura tecnica”. Uno di questi è a sua firma
Il relatore ha dato poi parere contrario agli emendamenti che prevedono di inserire il voto di preferenza, a quelli che ripropongo un altro modello elettorale, dal simil tedesco al proporzionale puro, a quelli che mirano ad inserire un premio di maggioranza. No di Fiano anche alle proposte di modifica che prevedono l’ineleggibilità di particolari categorie come i magistrati o i presidenti di Regione, che inseriscono modifiche nel rapporto tra la legge elettorale e i partiti, che prevedono nuove norme di specialità per le Regioni, dal Trentino Alto Adige o a tutela di altre minoranze linguistiche, che cambiano l’assetto della scheda elettorale o prevedono nuove modalità di effettuazione dello spoglio. “Sono contrario alle preferenze e all’abolizione delle pluricandidature”, ha ribadito Fiano intervenendo in commissione.