Un Crystal Palace più giovane, rilanciato dalla mentalità di Tony Pulis e soprattutto dal talento di Tom Ince, (il figlio di Paul, leggendario capitano dell’Inter, inquadrato a sinistra nella foto) che ha immediatamente dato qualità e imprevedibilità a una squadra che in poche settimane sembra essersi definitivamente lasciata alle spalle la zona pericolosa della classifica.
Ma la strada per la salvezza è ancora lunga, a cominciare dalla sfida contro l’Everton che, reduce dalla sconfitta di misura subita dal Tottenham necessità più che di punti di un po’ più di continuità nelle sue prestazioni e nei suoi risultati.
L’Everton intanto ha già annunciato l’esordio del nuovo arrivo Lacina Traore anche se quasi certamente il giocatore appena acquistato nelle liste di trasferimento di gennaio dal Monaco, potrebbe partire solo dalla panchina se Lukaku dovesse recuperare dai suoi problemi muscolari. Al momento tuttavia è più probabile l’impiego di Traore che non quello del giocatore belga di origine angolana. In ogni casa per chi dei due in campo la spalla sarà quella del giovane talento catalano Deulofeu.
Il Palace ha incassato punti pesantissimi contro il WBA, ma ciò che ha più impressionato è stata l’autorevolezza di gioco della squadra che ha investito sul mercato di gennaio puntando su giovani di belle speranze come Tom Ince e Joe Ledley, subito ed entrambi in gol.
La tradizione ci dice che l’Everton ha un range molto favorevole con 15 vittorie su 21 partite giocate al Goodison Park contro il Palace che, dal canto suo in trasferta ha un ruolino davvero modesto: due sole vittorie in 25 partite con ben 18 sconfitte senza trovare la via della rete in sette delle sue ultime dodici partite esterne.
L’Everton dal canto suo offre sempre motivi di soddisfazioni ai tifosi dei Toffees visti i 27 punti raccolti in casa nelle dodici partite giocate fin qui.
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