Beirut (Libano), 25 ago. (LaPresse/Xinhua) – Il governo libanese ha respinto le offerte delle aziende che si erano candidate per la gestione della raccolta dei rifiuti, a causa dei loro alti costi. La decisione arriva dopo le proteste del fine settimana, diventate violente in scontri tra dimostranti e polizia. La commissione che gestisce la crisi, ha fatto sapere il ministro dell’Informazione Ramzi Jreij, è stata incaricata di far partire un nuovo processo di selezione. Intanto, il governo ha anche approvato 100 milioni di dollari in investimenti per il distretto di Akkar, dove sarà costruita una nuova discarica. Quella di Naameh, che serve Beirut e dintorni, era stata chiusa il 17 luglio e l’immondizia aveva iniziato ad accumularsi nelle strade della capitale.
Libano, crisi rifiuti prosegue: governo boccia nuovi contractor
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Beirut (Libano), 25 ago. (LaPresse/Xinhua) – Il governo libanese ha respinto le offerte delle aziende che si erano candidate per la gestione della raccolta dei rifiuti, a causa dei