Due attiviste del gruppo russo ‘Pussy Riot’, Marija Aljokhina e Olga Borisova, sono state arrestate oggi nella città siberiana di Yakutsk dopo aver organizzato una protesta non autorizzata per chiedere la liberazione del regista ucraino Oleg Sentsov, che sta scontando una condanna a 20 anni di carcere nella regione. Secondo il sito web Mediazona, l’arresto è arrivato un giorno dopo la protesta, durante la quale le ‘Pussy Riot’ hanno dispiegato un grande striscione con la scritta ‘Free Sentsov’ e acceso fumogeni rossi e blu. Marija Aljokhina, ha pubblicato una foto dello striscione sul tuo account Instagram e ha spiegato che è stato messo su un ponte a pochi chilometri dal luogo di detenzione di Sentsov “per renderlo visibile ai passanti e ai residenti degli edifici vicini”.
Aljokhina aveva preso parte nel 2012 alla preghiera ‘punk’ nella cattedrale di Cristo Salvatore contro il presidente Russia, Vladímir Putin. Per questo era stata condannata a due anni di carcere, ma era uscita nel 2013 grazie a un’amnistia. Il regista Sentsov, 40, nativo della Crimea, aveva partecipato attivamente alle manifestazioni a Kiev che hanno portato alla cacciata del presidente filo-russo Víktor Yanukóvi. Dopo l’annessione russa della penisola di Crimea nel marzo del 2014 è stato accusato da Mosca, con l’attivista Aleksandr Kolchenko, di aver creato un gruppo terroristico. La European Film Academy aveva indirizzato a Vladimir Putin una lettera firmata da registi come lo spagnolo Pedro Almodóvar, il britannico Ken Loach e il tedesco Wim Wenders per chiedere informazioni sul caso. Per Aljokhina quello di Sentsov è “uno dei più importanti casi politici della storia contemporanea” della Russia.