Roma, 29 ago. (LaPresse) – “Purtroppo in Libia non vi è solo l’ingerenza della Russia, con i mercenari della Wagner, ma anche di tanti altri attori, dalla Turchia al Qatar, dagli Emirati all’Egitto. Per questo nella nostra relazione esprimevamo preoccupazione sulla instabilità del Paese foriera di nuova conflittualità. Sarà questa sicuramente una priorità del nuovo governo. Occorre coinvolgere i nostri alleati europei e atlantici, Francia e Usa, innanzi tutto, ma anche gli altri attori in campo che prima evidenziavo: per noi la Libia è la priorità nazionale, chiave di volta nel Mediterraneo e in Africa, anche per arginare la penetrazione russa e cinese nel Continente”. Lo afferma il presidente del Copasir, Adolfo Urso, interpellato da LaPresse dopo che a Tripoli sono ripresi i combattimenti tra gruppi armati che hanno rianimato lo spettro della guerra. In riferimento ai potenziali rischi per l’Italia se la situazione dovesse precipitare, Urso spiega che “più che indicare i rischi, a tutti evidenti, vorrei evidenziare che se riuscissimo a trovare una soluzione stabile e condivisa in Libia, con il coinvolgimento di tutte le parti, avremmo immediati benefici sul fronte energetico e sul controllo dell’immigrazione clandestina”. “Inoltre – conclude – si avrebbero conseguenze positive in tutta l’area, in Tunisia come in Algeria e certamente nel Sahel, dove i francesi sono in enorme difficoltà, e nel Corno d’Africa”.
Libia: Urso, serve stabilità per arginare penetrazione Russia e Cina
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