Nel primo incontro dopo lo sciopero generale del 16 dicembre proclamato da Cgil e Uil restano le scorie dello strappo tra i sindacati confederali. “Abbiamo discusso con il presidente del Consiglio sullo sciopero generale e il risultato è che oggi abbiamo l’impegno del governo per una riforma strutturale della legge Fornero e non solo aggiustamenti”, ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, rivendicando le motivazioni che hanno spinto Cgil e Uil allo sciopero generale dopo l’incontro con il premier Draghi a Palazzo Chigi. Motivazioni che il segretario ha nuovamente sottolineato e che secondo lui hanno portato oggi i governo ad un confronto serio sulle pensioni. Giudizio non condiviso da Luigi Sbarra, segretario della Cisl, l’unico sindacato confederale che non ha aderito allo sciopero: “Non è vero che solo oggi si è aperto il confronto con il governo perché Draghi già ad ottobre e poi ancora una volta nei primi di dicembre ha confermato la volontà di un confronto sulla riforma delle pensioni”. “Non abbiamo parlato dello sciopero generale ma abbiamo affrontato i temi che quello sciopero poneva come le delocalizzazioni su cui la risposta del governo è ancora debole”, è stato invece il commento di Pierpaolo Bombardini, segretario della Uil.
Lo sciopero generale divide ancora i sindacati
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