Una persona è indagata nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma legata alla morte dell’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci. Si tratta di un funzionario del Programma alimentare mondiale che è stato audito nelle scorse settimane dalla procura di Roma. L’uomo è accusato di omesse cautele in relazione al duplice omicidio.
Chi era Luca Attanasio – LA SCHEDA
Le salme di Attanasio e Iavocacci ritornano in Italia – FOTOGALLERY
Le immagini dell’attacco in Congo – FOTOGALLERY
L’agguato nel febbraio scorso
L’ambasciatore italiano in Repubblica democratica del Congo e il carabinieri erano morti in un attacco a Goma, nella provincia del Nord Kivu. Attanasio, laureato alla Bocconi nel 2001 e impegnato in politica dal 2003, dopo diverse esperienze nelle ambasciate in Svizzera, in Marocco e in Nigeria, era dal 2017 capo missione a Kinshasa, nel Congo, dove stava portando a termine numerosi progetti umanitari al fianco dei circa mille cittadini italiani attualmente residenti nel Paese del Centro Africa.
Gli arresti a fine maggio
A fine maggio la volta nelle indagini sull’uccisione. Anche se il lavoro investigativo “continua, ci sono sospetti che sono stati arrestati e vengono interrogati. Al di là di questi sospetti, c’è sicuramente un’organizzazione” aveva dichiarato il presidente della Repubblica Democratica del Congo, Felix Tshisekedi, secondo quanto riportato dalla testata locale Actualité. Il presidente ha parlato di responsabili dell’attacco “organizzati in bande. Hanno sicuramente dei mentori. Questo è tutto ciò che dobbiamo mettere insieme. Abbiamo la collaborazione dei servizi italiani e stiamo lavorando sodo”. Tshisekedi ha aggiunto che quanto successo è “drammatico. Conoscevo personalmente questo ambasciatore. È terribile. Sono rimasto davvero sconvolto dalla sua morte. Mi motiva di più a trovare i sospettati e soprattutto a porre fine a queste sacche di violenza nella Repubblica Democratica del Congo orientale”.