M5S-Lega – Il voto dei commissari M5S ha rispettato l’indicazione dei 30mila (su 51mila votanti) che si sono espressi a favore di Salvini nella consultazione sulla piattaforma Rousseau. Ma anche se la risonanza mediatica dell’arresto dei genitori di Matteo Renzi per bancarotta fraudolenta ha spostato un po’ l’attenzione dal caso immunità, la questione in casa 5Stelle continua a essere presente e viva. Diversi senatori (non la sola Paola Nugnes) si sono fatti sentire e hanno sollevato il tema del “tradimento” dei principi del movimento che si è sempre battuto contro i “privilegi della casta”. Persino il fondatore, Beppe Grillo, si è fatto sentire in modo critico: prima ha preso in giro referendum e quesito e, poi, nel suo spettacolo a Roma, ha attaccato pesantemente la Lega: “Renderla intelligente è quasi impossibile”. Ma alcuni ex-militanti hanno contestato anche lui: “Ci ha venduti a Casaleggio”. Di Maio ha detto che, nei prossimi giorni, andrà a pranzo col comico genovese. Ma il punto, adesso, è cercare di ricucire la spaccatura plasticamente rappresentata dal 60-40 del voto sull’immunità (senza contare i circa 70 mila che, pur avendone diritto, non si sono espressi). E Di Maio dovrà anche cercare di capire come “riscuotere” il credito che ha messo insieme salvando Salvini. Dalla Tav alle autonomie, le questioni di dissenso sulle quali ottenere qualcosa, non mancano.
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