Taranto, 2 feb. (LaPresse) – “Non confonderti mai onora il nostro nome nel segno del rispetto con deferenza, devozione, riguardo e venerazione: noi siamo i Pascali”. E’ la parte finale della lettera scritta da Giuseppe Pascali, fratello di Nicola Pascali, ritenuto figura di primo piano nell’inchiesta della Dda di Lecce che oggi ha portato all’esecuzione di 38 arresti a Taranto, con l’accusa, a vario titolo, di associazione mafiosa. Il testo è riprodotto nell’ordinanza di custodia cautelare di 862 pagine, di cui LaPresse ha preso visione.
Mafia: manifesto clan Taranto, ‘onora nostro nome con venerazione’
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