Neve in Emilia Romagna e Toscana. Grandine in Triveneto, disagi a Roma per le forti raffiche di vento e in Lombardia torna il freddo. E’ arrivato l’inverno in Italia, con l’abbassamento delle temperature e le cime montuose innevate.
Sull’Appennino tosco-emiliano la Rete ferroviaria italiana ha attivato il ‘Piano neve e gelo’. E dalle associazioni al fianco degli ‘ultimi’ arrivano i primi appelli alle istituzioni. Per Aidaa “è necessario che sindaci amministratori comunali aprano i dormitori pubblici a 5mila clochard e ai loro cani, spesso respinti da miopi restrizioni”. Ma il maltempo, fa notare Coldiretti, non è solo danni: la pioggia disseta i campi inariditi dalla siccità e ripristina le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi a secco.
La protezione civile ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse che prevede, anche per tutta la giornata di domani, precipitazioni nevose intense a quote collinari su Emilia Romagna e Toscana, con apporti al suolo abbondanti. Sull’Appennino toscano, dove a oltre 700 metri è caduta la prima neve, il transito sulle strade è consentito solo con i dispositivi invernali. Per tutta la giornata di oggi, fino alla mezzanotte, è stata emanata un’allerta meteo con codice arancione per neve per le aree del Bisenzio, Mugello e Alto Mugello.
Sono previste nevicate a quote collinari (400-600 metri) abbondanti o localmente molto abbondanti. Previsti venti forti con raffiche di burrasca, in particolare sui rilievi. Grandine e vento forte hanno creato disagi, questa mattina, all’Isola d’Elba (Livorno). Danni e richieste di intervento rivolte ai vigili del fuoco, invece, nella zona di Portoferraio, per il forte vento che si è alzato tra le 9 e le 11 e la copertura della tensostruttura presente all’interno del complesso sportivo della Ghiaia.
Dopo una notte travagliata nel Grossetano, ad Arcidosso, sulla strada di Fontenuova, un muro pericolante lungo la strada è parzialmente caduto. In via Bicocchi, a Follonica, sono state messe in sicurezza le luminarie sulla strada pubblica, pericolanti e parzialmente cadute. Disagi a Roma dove il forte vento che dall’alba si abbatte sulla capitale. E’ critica la situazione sulla via del Mare, dove è stato istituito un senso unico alternato all’altezza di Tor di Valle a causa di un albero sulla carreggiata. Difficoltà per il crollo di un grosso albero anche in piazzale Enrico Dunant. Inoltre un tratto di viale Parioli è stato chiuso al traffico fino alle 8.30, all’altezza via Gualtiero Castellini, per un albero finito su una macchina in sosta.
Ma Coldiretti, sulla base dei dati Ucea, avverte: “Il maltempo non è solo danni e disagi”. Sono infatti 60 i miliardi di metri cubi di acqua mancanti in Italia per effetto di un 2017 siccitoso, con 1/3 di pioggia in meno. “Le precipitazioni però per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti”, sottolinea Coldiretti.
A causa delle frane e delle alluvioni provocate dai cambiamenti climatici l’agricoltura italiana, denuncia Coldiretti, “ha perso più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali”. Il maltempo influisce anche sulla salute degli ‘ultimi’: è innegabile.
E’ per questo che l’Associazione italiana animali e ambiente, impegnata da circa 20 giorni a Milano nella distribuzione di cibo e coperte per i cani clochard, rivolge un accorato appello ai sindaci e alle amministrazioni comunali di tutta Italia perchè nelle giornate di freddo riservino una aliquota dei posti nei dormitori pubblici anche ai senzatetto con i cani. “Vengono respinti dai dormitori che non prevedono l’accesso per le ore notture di fido, che spesso invece è l’unico amico dei clochard”, denuncia in un comunicato l’Associazione italiana animali e ambiente. Sono oltre 5mila, secondo i dati Aidaa, i clochard in Italia che vivono per strada insieme ai loro cani.