Roma, metropolitana da piangere – A dieci giorni dal Natale, Roma è piena di turisti e di romani che vanno per regali. Ma in centro, il caos è totale. Da martedì, sono chiuse le due stazioni più centrali della metrò: Barberini e Piazza di Spagna, una terza, Repubblica, è chiusa dal 23 ottobre: i treni passano senza fermarsi e la gente non capisce. Nelle stazioni, sui display, ci sono gli avvisi, ma non tutti li leggono. L’Atac spiega il blocco con un sibiliino comunicato che parla di “verifiche tecniche agli impianti di traslazione”- Gli impianti di traslazione sono le scale mobili. E allora, tutto si capisce: il 23 ottobre, a Repubblica, crollò la scala mobile ferendo diversi tifosi del Cska di Mosca. Ci furono polemiche sulla sicurezza degli impianti. Evidentemente, a Barberini e Spagan, i tecnici hanno rilevato problemi tanto seri da fermare la metrò sotto Natale. E’ Natale, bisogna essere più buoni, ma questa città fa di tutto per farsi odiare da chi ci abita.
Manovra – A Bruxelles è in corso il Consiglio Europeo. E’ l’ultimo del semestre della presidenza austriaca e all’ordine del giorno ci sarebbe il bilancio pluriennale 2021/2027. In realtà tutti sono impegnati e preoccupati dalla Brexit e dalla manovra economica italiana. Conte e Tria, ormai, sono accampati notte e giorno nel palazzo della Commissione europea. Lo scopo è convincere Juncker, Moscovici, Dombrowskis e gli altri commissari che con un rapporto deficit/pil al 2,04%, l’Italia ce la può fare a evitare la procedura d’infrazione. A Roma, le opposizioni sparano a zero sulla maggioranza gialloverde che appare piuttosto confusa, accusandola di cialtroneria e di aver fatto una clamorosa marcia indietro. Ma anche l’opposizione spera che l’Italia eviti l’umiliazione europea. Fino al 19 sarà fibrillazione pura.
Cop24 – Comincia a Katowice, in Polonia, la seconda settimana di Cop 24, la Conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici. E il “clima” politico non è buono. Non c’è accordo sugli scenari descritti nelle conclusioni dello Special Report 15 dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change). Si tratta di accogliere e far propria l’affermazione che il mondo non può reggere un aumento della temperatura media globale di 1,5° da qui a 2100. Si discute duramente da ore sull’accoglienza da dare al rapporto. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è intervenuto quasi minacciando i Paesi (Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita e Kuwait) più tiepidi sul tema. Sono i Paesi che hanno in mano le leve del petrolio e degli altri combustibili fossili, i Paesi che non vogliono cedere il loro potere anche a costo di mettere a rischio il povero ecosistema in cui viviamo. La prossima settimana sarà decisiva.
Vite sospese – “La strada m’ha imparato che pure se sto da sola non sto sola”, Anna, 17 anni, romana, incinta al settimo mese, vive a Roma per la strada. E’ uno dei protagonisti della video inchiesta “Vite sospese” (di Floriana Bulfon, con Gabrielli e Mons. Lo Judice) rodotta dall’Unicef che viene presentata oggi a Roma (ore 10, auditorium A.Farina). Sono tanti (italiani e stranieri) i minorenni che vivono per strada nella Capitale: non hanno casa, famiglie inesistenti o disastrate alle spalle: vivono di espedienti in rifugi di fortuna. Sono “ombre” del nostro tempo e sulle nostre coscienze, ma sono anche invisibili. L’Unicef vuol farli uscire allo scoperto per poterli aiutare.
Genova.Torino – Senza Ponte Morandi e senza Tav, Genova e Torino, per molti versi si somigliano: ricche, operose, industrializzate, ma piene di problemi. Per Genova c’è la tragedia della A7 e la battaglia per risollevarsi; per Torino c’è lo scontro politico No-Tav vs Sì-Tav. Oggi, in Darsena a Genova (Sala Dialogo al Buio), si incontrano i comitati promotori dei gruppi “Riprendiamoci Genova” e “Sì, Torino va avanti”. Un tema comune è la logistica del Nord che passa (via gomma o strada ferrata) anche per queste due grandi città o per i sistemi logistici e trasportistici di cui Genova e Torino sono nodi centrali. Toninelli ha detto che si farà il terzo valico. Ora si attende la valutazione costi-benefici sulla Tav.
Mondiali di nuoto – Un argento e due bronzi. E’ il bottino (finora) dell’Italia ai mondiali di nuoto in vasca corta in corso Hangzhou in Cina. Gabriele Detti è stato terzo nei 400, Martina Carraro terza nei 50 rana e Simona Quadarella, ieri, seconda negli 800. Oggi, quarta giornata, Simona e Martina tornano in vasca per i 400 e 100 rana. In gara anche Marco Orsi (100 misti) Piero Codia e Matteo Rivolta nei 50 farfalla e le staffette 4×50 e 4×200 uomini. La finali di oggi: 4x50m sl uomini, 50 farfalla donne, 100 misti uomini, 100 misti donne, 400 sl donne e 50 sl uomini e 4×200 uomini.