Sono iniziate in Aula in Senato le dichiarazioni di voto sulla fiducia, posta ieri dal governo sul maxiemendamento alla manovra che sostituisce l’articolato con le modifiche introdotte durante l’esame della Commissione di Bilancio di Palazzo Madama. In Aula è presente anche il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Insieme a lui, tra i banchi del governo, i ministri Luca Ciriani, per i Rapporti con il Parlamento, Daniela Santanchè, del Turismo, e Orazio Schillaci, della Salute.
Conte: “Logica lacrime e sangue, nulla per ceto medio e imprese”
“Questa è la seconda legge di Bilancio, siamo nella logica lacrime e sangue. Affrontiamo in modo consapevole e da parte del governo di Giorgia Meloni un disastro economico. Non abbiamo fatto nulla in questa legge di bilancio per venire incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte. “Dal primo gennaio – ha aggiunto – 400mila nuclei familiari, certificato dalla Caritas, saranno privi di qualsiasi sussidio. Erano i famosi fannulloni e divanisti contro cui purtroppo si è scagliato questo governo. Sicuramente, il risultato è stato perseguito: sta aumentando la povertà. Il ceto medio non riceverà assolutamente nulla, si ritrova solo con il caro bollette, caro energia, caro mutui e caro inflazione. Per non parlare delle imprese, io non ricordo una legge di Bilancio in cui non c’è un solo euro per favorire i piccoli artigiani, le piccole imprese che di solito hanno sempre avuto, non solo con me, delle agevolazioni. Nulla di nulla”.