Manovra verso il via libera definitivo della Camera. Dopo la pausa natalizia, e dopo il voto di fiducia in Senato, il testo è in discussione, in terza lettura, in commissione Bilancio e venerdì approderà in Aula. Il voto finale è previsto entro sabato 29 dicembre. E stasera il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sarà in audizione presso la commissione alle 20.30.
L’audizione di Pisauro (Upb). Intanto il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, sempre in audizione alla Camera, ha analizzato la nuova versione della legge, dopo la presentazione del maxiemendamento. Per l’esperto si verifica “un leggero aumento di mezzo punto” della pressione fiscale “che poi rimane stabile”. Dunque si passa “al 42,4% nel 2019”, rispetto al “42 del 2018”, spiega. E “negli anni successivi, se non si considerano le clausole si va al 42,8% e 42,5”.
Capitolo investimenti. “Il complesso di investimenti scenderebbe, rispetto al 2018, di circa 1 miliardo”. “In senso stretto resta un aumento” delle risorse, “ma se prima erano di 3 miliardi”, “ora, con la nuova versione sono di 1,5 miliardi. Quindi c’è un incremento ma in misura minore”, continua Pisauro, sottolineando che comunque “nel triennio gli investimenti aumentano, non c’è dubbio. È evidente”. “Se si realizzassero, sarebbe un bel risultato – aggiunge -. Mi preoccuperei della capacità come amministrazioni pubbliche di fare investimenti pubblici. Detto ciò, vale il fatto che prima c’era una appostazione e ora è stata modificata”.
In merito a un disavanzo dovuto alla mancata disattivazione delle clausole Iva, Pisauro afferma: “La sostenibilità” per le finanze pubbliche di un “è a rischio”. “Quasi 29 miliardi nel 2021 è difficile pensare che si possano compensare con un taglio alle spese”, spiega.
Infine, la previsione di crescita viene “valutata accettabile dall’Upb, anche se vanno segnalati notevoli rischi al ribasso“.