Il gruppo Articolo1 non parteciperà al voto di fiducia sulla manovra. E’ stata “una decisione obbligata e l’unica possibile. Un ‘no’ ai voucher ma anche una porta aperta a scelte più condivise nel futuro. Per noi legislatura e governo possono andare alla scadenza naturale. Si può fare trovando punti comuni sulla legge elettorale e sul rinnovamento dei regolamenti”, spiega Maurizio Migliavacca (Articolo1-Mdp) durante le dichiarazioni di voto in Senato.
“Questo provvedimento – spiega – introduce un vulnus che non possiamo ignorare, vale a dire l’inserimento dei voucher in manovra perché viola la decisione dei cittadini di promuovere un referendum per abrogarli e non aiuta il superamento del lavoro nero. Se si riteneva che i voucher andavano diversamente regolati allora bisognava fare una nuova disciplina e se un referendum avesse abrogato questa nuova disciplina, il governo ne avrebbe dovuto prendere atto. La maggioranza di turno potrà sempre abrogare un referendum togliendo una norma per poi ripresentarla il giorno dopo.
Questo strappo poteva e doveva essere evitato. Si poteva iniziare dal lavoro occasionale per le famiglie e non con la riformulazione di un emendamento non emendabile in un testo in cui è stata messa la fiducia alla Camera e al Senato. Volendo i tempi tecnici per un ultimo passaggio alla Camera, c’erano. Il governo e la maggioranza invece non hanno voluto e hanno tirato dritto. Ci sono tuttavia nella manovra degli aspetti positivi come i fondi per i terremotati. La prossima legge di bilancio deve contenere delle novità. Così come vanno portati avanti i provvedimenti come lo ius soli”.