La quota vincente
Notizie dal Mondo

Manovra, Salvini dice sì al reddito di cittadinanza. Di Maio: “Ma la flat tax deve aiutare i deboli”

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

Sì al reddito di cittadinanza e alla flat tax, rispettando i vincoli dell’Unione Europea. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini definisce le linee della prossima manovra prima del vertice di governo sulla legge di bilancio a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, lo stesso Salvini e l’altro vice Luigi Di Maio, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il responsabile degli Affari Ue Paolo Savona e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti

“Il reddito di cittadinanza è una battaglia degli amici del M5s che ci stanno lavorando, non entro nei campi altrui. Ma sarà nella manovra”, assicura il leader del Carroccio. Per i leghisti il punto principale è la legge Fornero. “Io – ha detto Salvini – conosco tanti imprenditori che mi dicono che, se mi mandi in pensione il lavoratore a 61, 62, 63 anni, io ne assumo altri. Va riconsiderato tutto il sistema pensionistico che quello fiscale. La prima priorità è arrivare a 100, liberare dalle catene e mandare finalmente in pensione chi se l’è meritato. È una legge sbagliata”. E sulle pensioni d’oro ha ribadito: “Chi ha la pensione coperta da contributi non è sfiorato, chi non ce l’ha fa un sacrificio”.

Il taglio del cuneo fiscale è un altro obiettivo caro alla Lega: “Ci stiamo lavorando. Così come sulla necessità di scongiurare l’aumento dell’Iva. Il lavoro non si crea per legge, ma aiutando chi lo produce, che è il privato. I dossier sono tanti”. Tornando sulla flat tax, “non potendo dare subito tutto a tutti ci daremo delle priorità. Do per acquisito l’innalzamento dei minimi a cui applicare un forfait. L’obiettivo è che ci siano alcuni milioni di italiani che già dall’anno prossimo paghino meno tasse. Ovviamente a regime ci si arriva entro il contratto di governo”. D’accordo l’altro vicepremier Luigi Di Maio, che però sottolinea: “deve aiutare i più deboli, perché se favorisce i ricchi non va bene”. 

Certo non si potrà avere tutto e subito. “Gli italiani non se lo aspettano”, sottolinea Salvini. “Ci saranno opzioni a un anno, a due anni e a tre anni. Se vogliamo governare a lungo, non possiamo far saltare i conti”. Ma assicura che “non sarà una manovra mordi e fuggi, come qualcuno insinua. Intendiamo presentarci ai mercati e all’Europa con una legge di bilancio seria che faccia crescere l’economia di questo Paese, nel rispetto di tutti i vincoli Ue“. 

Riguardo i conti pubblici, “il dibattito su 1,7 o 1,9 o 2,4 o 2,9 arriva alla fine: prima ci mettiamo i contenuti”, ha ripetuto. Ammorbidendo però i toni con l’Europa: “L’obiettivo è di mantenere il rispetto dei vincoli e delle regole esterne imposte, di non sforare alcunché“. 

Cambiare nome alla Lega. La sentenza del Riesame di Genova sui fondi della Lega è “l’ultima delle mie preoccupazioni”, ha sostenuto Salvini. “Facciano come credono, mi interessa più l’appoggio popolare. Io seguo con curiosità ma senza ansia”. A chi gli chiedeva se cambierà nome al partito, Il leader del Carroccio ha risposto: “Io non cambio nomi, simboli, partiti in base alla sentenza di un giudice”. Resterà la parola Lega? “Assolutamente sì. Le sembra normale sequestrare quello che gli italiani ci donano per un eventuale uso non corretto 300mila euro, dieci anni fa. L’unico precedente simile in Turchia. Bene, prendimi 300mila euro, te li do io domani mattina”, ha conclusoi.

SpazzaCorrotti. Sull’idea annunciata da Di Maio sul daspo a vita per i corrotti, Salvini è categorico: “Stiamo leggendo e rileggendo quel disegno di legge, perché la lotta senza quartiere alla corruzione è una priorità. Anche la lotta alle mafie è una priorità e contro le mafie ci sarà una stretta nel pacchetto sicurezza a cui sto lavorando. Ma bisogna stare attenti a garantire il fatto che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, i processi sommari non sono da Paese civile”. Comunque, “chi corrompe nella pubblica amministrazione deve pagare di più perché lo fa a spese degli italiani“. 

Sgomberi. Riguardo gli immobili occupati e la possibilità di sgomberarli, “la maggioranza degli occupanti non sono bisognosi, ma sono furbi e violenti, e sono irrispettosi nei confronti di chi è in fila da diversi anni. La proprietà privata è sacra“. 

Ilva e Alitalia. “Ho piena fiducia nel lavoro che sta portando avanti Di Maio sull’Ilva. Luigi è ottimista sulla buona riuscita della trattativa. Presto affronteremo anche il dossier Alitalia. Se il turismo è un asset fondamentale, non possiamo permetterci di svendere la compagnia di bandiera”.Dunque, nazionalizzare?”Ci sono diverse strade per coinvolgere più soggetti. Io sono a favore della competizione sana. Quello che è mancato, come abbiamo visto a Genova, è il controllo del pubblico”.

Su Ilva Di maio Sono ore delicatissime, oggi alle 14 si riunisce il tavolo tra sindacati, Mittal, che sarebbe il potenziale acquirente, e il governo con i commissari. Deve essere chiara una cosa: in queste ore delicate si mira ad ottenere il miglior risultato”. 

Genova. Riguardo le polemiche tra Di Maio e il governatore forzista della Liguria, Giovanni Toti, “io sto con i genovesi, ma sia Toti che Di Maio parlano perché hanno la voglia e l’urgenza di risolvere il problema, ricostruire il ponte e rimettere in sicurezza quella splendida città”. E ha sottolineato: “Ci possono essere accenti diversi. Ci sta che chi ha perso la casa e vuole tornare a prendere i beni dei figli, ma è importante che lo facciano in sicurezza. Sia Toti che Di Maio stanno facendo il massimo”.

Autostrade. Sul caso Autostrade, società controllata dal gruppo Atlantia finita nel mirino del governo M5S-Lega per la tragedia di Genova provocata dal crollo del Ponte Morandi, e sul ritorno al pubblico come vorrebbe il M5s, Salvini è cauto: “Innazitutto vanno rivisti i criteri di gestione. Da questo punto di vista la Pedemontana veneta può essere un modello: la gestione è di un privato, ma sul pedaggio il ritorno per il pubblico è alto“.

Su questa questione però Di Maio tira dritto: “Ho capito che la parola nazionalizzazione disorienta un po’ perché si pensa a un ritorno allo Stato padrone. Ma io dico che non c’è altra scelta. Se togliamo ad Autostrade la concessione, cosa che dobbiamo fare, chi resta? Non resta più nessuno. E l’unica alternativa è la gestione pubblica, che ci consente di abbassare i pedaggi e rimettere tutti i soldi che recuperiamo in manutenzione. Oppure ci facciamo colonizzare da una società europea. O la ridiamo ad Autostrade, che vincerebbe di nuovo qualsiasi gara”.

Rai. “La Rai? Non vedo l’ora che possa tornare ad essere quell’enorme tesoro. Fate tanto, potete fare di più. Non è una cosa su cui mi alzo la mattina o mi alzo la sera”. Riguardo Marcello Foa, indicato come presidente della Rai ma bloccato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza, “non ho capito perché una persona nata a pane, giornalismo e Montanelli non possa lavorare per la Rai”, ha detto Salvini, spiegando di essere “assolutamente tranquillo” al riguardo. 

Centrodestra. “Non ho partiti unici, fusioni o lottizzazioni in testa. Non ho sentito Berlusconi, spero di farlo oggi”. 

Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza periodicità. Non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le previsioni e i pronostici presenti all’interno del blog sono frutto di opinioni personali che riguardano il possibile esito di eventi sportivi, scelti a discrezione dell’autore, e sono espressi precedentemente allo svolgersi degli eventi stessi. L’autore cerca di fornire dati accurati e aggiornati ma non offre alcuna garanzia assoluta circa l’accuratezza o l’attualità del contenuto del sito, come non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori o omissioni.
L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. L’autore del blog si riserva il diritto di rimuovere senza preavviso e a suo insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, l’autore non è in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.
Ogni visitatore del blog si impegna a prendere visione di questo disclaimer e ad accettarne tutte le condizioni.

This website is hosted Green - checked by thegreenwebfoundation.org

Questo sito confronta le quote e i bonus offerti dai Bookmakers da noi selezionati, in possesso di regolare concessione ad operare in Italia rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il servizio, come indicato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al punto 5.6 delle proprie Linee Guida (allegate alla delibera 132/19/CONS), è effettuato nel rispetto del principio di continenza, non ingannevolezza e trasparenza e non costituisce pertanto una forma di pubblicità

Forniamo giornalmente pronostici, suggerimenti ed anteprime sulle principali competizioni sportive. Grazie ai nostri consigli ti aiutiamo a scegliere tra le offerte dei bookmaker in possesso di regolare concessione ad operare in Italia rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

B-Lab LIVE! e blabsport.it sostengono il Gioco Responsabile. Il gioco é severamente vietato ai minori di 18 anni‎ e può causare dipendenza patologica.

B-Lab Live! © 2013-2019 Boris Production srl P.IVA 01804480992. Powered by CSS Communication® - Tutti i diritti riservati - Sito in Costruzione -

To Top