Il Mattarellum, che prende il nome dal suo relatore Sergio Mattarella, è una legge elettorale a turno unico, senza ballottaggio. Prevede un sistema misto per la scelta di deputati e senatori: 475 seggi, il 75% di quelli in palio tra Camera e Senato, vengono assegnati con metodo maggioritario. Il territorio nazionale viene diviso in collegi elettorali uninominali. Ognuno di essi comprende un certo numero di elettori e permette l’elezione del candidato che ottiene il maggior numero di voti. Alla Camera il rimanente 25% dei seggi viene assegnato attraverso un sistema proporzionale con liste bloccate, in cui vengono eletti i candidati collocati ai primi posti della lista, senza preferenze.
L’elettore ha a disposizione una scheda elettorale separata per l’attribuzione di questi 155 seggi residui, cui accedono solo i partiti che superano la soglia di sbarramento nazionale del 4%. Il restante 25% delle poltrone al Senato, 83 seggi, viene eletto su base regionale attraverso il cosiddetto ‘scorporo’, ovvero il recupero proporzionale dei candidati più votati non eletti.
Il Mattarellum è stato in vigore dal 1994 al 2001.
La legge ha fatto il suo debutto con le elezioni politiche italiane del 1994, con formazione della XII legislatura e vittoria di Silvio Berlusconi. Nel 1996 mandò a palazzo Chigi Romano Prodi, nel 2001 segnò il ritorno dell’ex Cavaliere.