Il tema dei migranti al centro del bilaterale a Zagabria, in Croazia, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo omologo croato Andrej Plenkovic. I due paesi, ha detto Meloni in seguito al vertice, sono “d’accordo sul fatto che ci troviamo davanti a una crisi migratoria senza precedenti e anche sul fatto che si risolve affrontando la dimensione esterna, lavorando a una diversa cooperazione con i Paesi africani”. La premier ha inoltre affermato che l’accordo con l’Albania “è stato accolto con molto interesse dagli altri partner europei e potrebbe essere un esempio da replicare, per gestire un problema che finora non abbiamo gestito nel migliore dei modi”.
“Rivaluteremo sospensione Schengen”
Dopo aver lodato le “relazioni eccellenti” tra i due paesi e affermato che “abbiamo convenuto che Italia e Croazia possano e debbano lavorare insieme sempre di più in modo sinergico”, Meloni ha poi affrontato il tema dei controlli al confine italo-sloveno, ripristinati per ragioni di prevenzione del terrorismo. “Siamo consapevoli dei problemi che stanno affrontando le comunità transfrontaliere per la sospensione di Schengen, ma è una situazione transitoria che siamo pronti a rivalutare nel momento in cui le condizioni di sicurezza saranno più tranquille”, ha affermato la leader di Palazzo Chigi.
“Su patto stabilità serve rush finale”
Infine, anche qualche battuta sulle trattative in sede europea per le nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita. “Penso che serva un rush finale, il tema delle nuove regole della governance è fondamentale per l’agenda strategica europea. Il tema l’Italia lo ha posto diverse volte, noi stiamo portando avanti delle transizioni, sul tema dell’ambiente, del digitale, della difesa, ma ovviamente servono risorse ed è questo il lavoro che sta facendo l’Italia. Si stanno facendo passi in avanti perché ci si rende conto che il ritorno ai vecchi parametri sarebbe esiziale ma i passi sono ancora insufficienti, bisogna lavorare di più su questo”, ha affermato la premier.