Igienizzanti all’ingresso e volontari per gestire entrate e uscite, mascherine obbligatorie e distanza di almeno un metro tra i fedeli. Le chiese d’Italia riaprono al pubblico dei fedeli e Papa Francesco rivolge un appello a prestare attenzione: “Andiamo avanti con le norme – dice al termine del Regina Caeli -, le prescrizioni che ci danno, per custodire la salute di ognuno”.
Le funzioni tornano ad esser celebrate e fruite dal vivo, anche se proseguirà la trasmissione in streaming, per tutti coloro che non potranno recarsi in chiesa. I percorsi di entrata e uscita saranno differenziati, i fedeli potranno accedere solo se muniti di mascherina e rimarranno durante la messa nel posto loro assegnato, a distanza minima di un metro l’uno dall’altro. Sarà il sacerdote ad avvicinarsi per l’eucaristia, lasciando cadere l’ostia nelle mani di chi la richieda. Bandito ogni contatto tra le persone raccolte in preghiera, compresa la stretta di mano come segno di pace.
Le chiese saranno sanificate quotidianamente, e più volte al giorno nel caso in cui ospitino più di una funzione.
A riaprire i battenti anche la Basilica di San Pietro dove alle 7 Papa Francesco ha celebrato, in forma privata, sull’altare che custodisce la tomba di San Giovanni Paolo II, la messa per i 100 anni dalla nascita del papa polacco.
Karol Wojtyla sarà protagonista di una edizione speciale dell’Osservatore Romano che, nell’occasione lancerà la sua app gratuita. Papa Francesco saluta la novità con un messaggio proprio dedicato al suo predecessore: “Aiutaci con la tua intercessione – vi si legge – a non lasciarci mai rubare la speranza e ad essere uomini e donne che camminano nella certezza della fede”.