Così come l’Italia è impegnata in un test interessante contro l’Irlanda anche le potenziali avversarie della squadra azzurra, a due settimane dall’appuntamento con il Mondiale offrono spunti per amichevoli significative. È di sicuro il caso della sfida tra l’Ecuador e Messico che si affrontano all’AT&T Stadium di Arlington, la casa dei Dallas Cowboys che per El Tri è diventata una sorta di seconda residenza.
La comunità messicana in Texas è fortissima, così come la passione per il calcio e non c’è ambiente migliore per la squadra messicana di verificare le condizioni di una squadra che passa per oggetto misterioso e invece può rivelarsi un’autentica rivelazione. Ci si attendono almeno 80mila spettatori per il Messico che farà la sua quinta apparizione ad Arlington e che punta a un sold-out clamoroso.
Diciotto gli scontri diretti tra Messico ed Ecuador con dodici vittorie del Tri. L’ultimo match nel maggio 2011 finì in parità: 1-1 a Seattle. L’Ecuador torna al Mondiale dopo un’edizione di assenza con una squadra interamente costruita intorno all’esperienza e alla personalità di Valencia. Il Messico ha deciso di continuare a fare a meno del talento di Carlos Vela, l’attaccante della Real Sociedad che dopo essere stato sospeso nel 2010 a causa di un party a luci rosse in Colombia e soprattutto per via delle sue dichiarazioni immediatamente successive alla squalifica non è più riuscito a ricucire il rapporto con la nazionale. Ma il talento considerando Giovani dos Santos, (gioca nel Villarreal) e soprattuttto ad Javier “Chicharito” Hernandez del Manchester United (in primo piano nella foto con la maglia numero 14) non manca. Interessante la presenza di due giocatori statunitensi nati in California da genitori messicani, Miguel Ponce e Isaac Brizuela che hanno ulteriormente arricchito di scelta la squadra.
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