L’Italia è seconda in Europa per le richieste di asilo nel 2017. Lo segnala l’Eurostat in un documento pubblicato oggi. Nel nostro Paese è stata toccata quota 126.600. Al primo posto la Germania con 198.300. Terza la Francia (91.100). Seguono Grecia (57.000), Regno Unito (33.300) e Spagna (30.400).
L’Eurostat chiarisce nella tabella che le domande di asilo fatte per la prima volta in Italia l’anno scorso sono state 126.550, con una percentuale del 19,95%, il 4% in più rispetto al 2016 quando erano state 121.185. In Germania, dove la percentuale per il 2017 si attesta al 30,5%, c’è stato un netto calo rispetto al 2016 di 73 punti percentuali: 198.255 contro le 722.265 di due anni fa. In Francia, ancora, è stato registrato un 19% in più fra le richieste del 2017 (91.070) e quelle dell’anno precedente (76.790).
Le domande di asilo distribuite fra gli Stati membri dell’Unione europea sono state in totale 650mila l’anno scorso, oltre la metà in meno rispetto al 2016 (1.206.500). Un dato comparabile – fa sapere l’Eurostat – con il livello del 2014, prima dei picchi del 2015 e del 2016. L’anno scorso, 102.400 domande per la prima volta sono arrivate da siriani, 47.500 da persone provenienti dall’Iraq e 43.600 dall’Afghanistan, che continuano ad essere le nazionalità più rappresentate fra le persone che chiedono protezione internazionale in Ue.
Le richieste di asilo ancora pendenti nell’Unione europea, alla fine del 2017, toccavano quota 927.300. Alla fine del 2016, questa cifra era leggermente più alta: 1.094.100. Il primato da questo punto di vista va alla Germania con 443.800 domande ancora al vaglio delle autorità nazionali, pari al 48% del totale dell’Unione europea. Al secondo posto – rende noto ancora l’Eurostat – sempre l’Italia con 152.400 richieste pendenti (16%). Poi Austria (57.700, 6%) e Svezia (51.500, 6%).