Secondo i manuali di foootball l’attacco è la migliore difesa. E forse Matteo Salvini, calciofilo e tifoso doc del Milan, avrà preso spunto proprio da questa massima per cercare di tamponare l’esplosiva situazione migranti nel Mediterraneo. Dopo i casi Sea Watch, Alex e Alan Kurdi, dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza arrivano infatti grosse novità. Navi della Marina e della Guardia di finanza in campo per “difendere i porti italiani” e ridurre le partenze dal Nordafrica. Come? Usando radar, mezzi aerei e navali e cercando maggiori contatti con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e limitare le fughe dal Paese.
Entro l’estate il Viminale invierà dieci motovedette italiane da consegnare alla Guardia costiera libica, senza contare che sono già in previsione emendamenti “al Decreto Sicurezza Bis per rendere più efficace il contrasto al traffico di esseri umani e per aumentare le pene per scafisti e trafficanti”. Una riunione giudicatat amolto positiva dallo stesso Salvini, con il Ministero dell’Interno che fa trapelare soddisfazione per la riduzione degli sbarchi alla data di oggi (comprese tutte le tipologie), passati dai circa 17mila dell’anno scorso ai 3mila di quest’anno. “Stiamo difendendo i confini senza che l’Europa abbia mosso un dito. Se avessimo aspettato l’Europa avremmo avuto altre migliaia di sbarchi”, rilancia a margine della cerimonia per i 202 anni della polizia penitenziaria.
Seduta a pochi metri dal vicepremier c’è Elisabetta Trenta, la titolare della Difesa, polemica negli ultimi giorni sul tema migranti. “Quanto che sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le Ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta”, è l’ultimo sfogo della ministra M5S, puntuale in ogni occasione a rettificare ruolo e coinvolgimento della Marina nei corpo a corpo tra le ong e Salvini. “Cosa replico?”, controbatte il Capitano, “Replicano i numeri. La missione Sophia con tutto il rispetto recuperó decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia, perché questo prevedevano le regole della missione”. Ora il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza sembra poter segnare una tregua tra i due, anche nel governo Luigi Di Maio stuzzica l’alleato. “Se il ministro dell’Interno dice che si sente solo (alludendo a una lunga diretta Facebook, ndr) vorrà dire che se non gli possiamo neanche rispondere che ci sono strade di medio e lungo termine alternative per risolvere questo problema per sempre, vorrà dire che gli manderemo un peluche”.Proprio per evitare “sovrapposizioni o malintesi” nell’esecutivo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato un vertice sui migranti mercoledì alle 19.
Spostandosi però dal fronte politico ai porti italiani, rimane una situazione in grande evoluzione. A Lampedusa è stata disposta la confisca di Alex, la nave dell’ong Mediterranea che ha attraccato a Lampedusa nonostante il divieto di Viminale e Guardia di finanza. Per l’imbarcazione c’è anche una seconda sanzione per un totale di 65mila euro di multa, ma l’organizzazione non sembra voler mollare: “Stiamo già preparando i ricorsi e con il sostegno di tutti voi torneremo presto in mare”. E l’armatore sarebbe pronto a querelare Salvini, sulla falsariga di quanto fatto da Carola Rackete. La Alan Kurdi intanto, dopo lo sbarco a Malta, si sta dirigendo verso un gommone in difficoltà con 50 persone. Possibile nuova burrasca politica in arrivo per il governo.