“Noi stiamo cercando, e stiamo cercando senza nessun aiuto – lo dico senza alcuna vis polemica – di governare il fenomeno migratorio in Libia. Abbiamo rifornito di mezzi la Guardia costiera libica. Abbiamo fatto accordi molto importanti con le municipalità. Questo ha creato un abbassamento deciso, molto forte, dei flussi migratori nei mesi estivi”. A dirlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla seconda giornata della riunione Arraiolos, a Malta.
“L’esperimento fatto con 5 Paesi africani ha prodotto qualche risultato. Dal Niger, ad esempio, è diminuito il flusso di migranti che arrivano in Europa. Non sarà soltanto dovuto a questo esperimento, ma un effetto c’è stato”.
“Quello che invece crea problemi” tra i leader dell’Europa, sottolinea Mattarella, “è la disponibilità ad una gestione comune della crisi migratoria nel suo complesso”. Un maggior impegno è però necessario, e non solo per motivi umanitari, ma anche per ragioni demografiche. “Secondo le tendenze demografiche più consolidate, tra poco più di 30 anni l’Europa avrà perso una dozzina di milioni di abitanti. La popolazione dell’Africa, invece, sarà raddoppiata a 2,5 miliardi”.
Senza una soluzione efficace per gestire in maniera corale il fenomeno migratorio, prosegue il capo dello Stato, “nessuno può pensare che esso possa fermarsi ai confini meridionali dell’Europa: coinvolgerà tutta l’Europa, arriverà fino in Scandinavia”.