Accordo raggiunto a tra ministri degli Interni di Germania, Francia, Malta e Italian sul meccanismo di distribuzione temporaneo dei migranti, lo ha annunciato il Commissario per gli affari interni Avramopoulos al termine del vertice oggi a La Valletta: “invito tutti gli stati membri – ha detto – ad unirsi allo sforzo di solidarietà” . Il testo dell’accordo verrà discsso dal Consiglio Europeo agll’inizio di ottobre. “Ero moderatamente ottimista, ora sono molto soddisfatto con i risultati” ha acommentato il ministro dell’interno tedesco, Horst Seehofer. “Senza questo accordo sul soccorso a mare, la revisione del sistema di asilo non sarebbe stata possibile per molto tempo” ha proseguito il ministro. “Abbiamo trovato regolamenti per un meccanismo temporaneo che aiuteranno l’Italia e Malta con procedure chiare per l’accettazione di migranti e richiedenti asilo, con delle scadenze temporali precise per la ridistribuzione, non possiamo lasciare l’Italia e Malta da sole” – ha poi concluso il ministro tedesco .
Il testo sottoscritto dai cinque ministri è la “base di un accordo” per un sistema di ripartizione automatico dei migranti che sbarcano in Italia o a Malta.
“E’ molto importante quello che oggi è avvenuto, in quanto è un primo patto, un’intesa di vera azione comune europea”, ha evidenziato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, “Nell’accordo c’è anche un meccanismo di rotazione dei porti su base volontaria. Con questo accordo, ogni Stato avrà la sua quota di migranti. Lo Stato farà i colloqui e le interviste. Laddove ai migrantiviene riconosciuto che sono aventi titoli, tutto a posto – ha specificato Lamorgese – Laddove non vengono riconosciuti i requisiti per provvedere al riconoscimento” dello status di rifugiato, “sarà lo Stato ricevente che provvederà al rimpatrio”.
Da New York dove si trova per il Summit sul Clima e l’Assemblea Generale dell’ONU non si è fatto attendere il commento del Ministro degli Esteri Di Maio: “Per l’Italia oggi è una giornata importante: sono contento e faccio i complimenti alla ministra Lamorgese”. Però – ha aggiunto Di Maio – fatemi dire anche che la redistribuzione dei migranti non è la soluzione del fenomeno migratorio”. Il capo della diplomazia italiana ha quindi sottolineato che “la soluzione è il blocco delle partenze”, stabilizzando i Paesi di origine dei flussi. Di Maio ha detto che, al suo rientro dall’Assemblea Onu di questa settimana, annuncerà “importanti novità sugli accordi per i rimpatri”