Roma 19 nov. (LaPresse) – “Ogni giorno affrontiamo attacchi su piccola scala” lungo il confine con la Bielorussia, “i tentativi di entrare in Polonia in gruppi vengono effettuati in molti luoghi diversi alla frontiera. E nel fare di tali tentativi gli stranieri ricevono l’aperto sostegno dei bielorussi, che, tra l’altro, accecano soldati e ufficiali polacchi con i laser, sparano in aria o partecipano alla distruzione delle barriere protettive. È chiaro che tali tentativi stanno diventando sempre più brutali. Siamo preparati per la destabilizzazione a lungo termine del nostro confine”. Lo ha detto a LaPresse Stanislaw Zaryn, portavoce del Ministro Coordinatore dei Servizi speciali di Varsavia, parlando della crisi migratoria alla frontiera tra Polonia e Bielorussia. “Da diversi giorni assistiamo a un’escalation della situazione legata alla crisi provocata dalla Bielorussia al nostro confine. Grandi gruppi di migranti sono stati trasportati alla frontiera con la Polonia. I servizi bielorussi ispirano questi gruppi ad attacchi costanti”, afferma il portavoce. “Il 16 novembre”, racconta Zaryn, “un gruppo di migranti preparati ed equipaggiati dai bielorussi ha attaccato le guardie di frontiera polacche, soldati e agenti vicino al valico di frontiera a Bruzgi, una città confinante in Bielorussia. Queste persone si sono comportate in modo molto aggressivo, come se stessero svolgendo compiti tattici: alcuni degli assalitori lanciando pietre e rami hanno coperto altri che hanno cercato di distruggere le fortificazioni al confine. Gli stranieri erano dotati di attrezzature per il lancio di pietre, granate stordenti e altri oggetti che sono stati lanciati contro i polacchi. L’attacco, durato due ore è poi stato respinto”.
Migranti: Varsavia, Polonia pronta per destabilizzazione a lungo termine confine
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