Andrea Iannone è stato sospeso dalle corse per 18 mesi dopo esser risultato positivo a un controllo antidoping in occasione del Gp di Malesia del 3 novembre scorso. L’entourage del pilota dell’Aprilia ha appreso con sconcerto la decisione dei giudici che è quantomai contraddittoria: “La sentenza ha riconosciuto in modo completo e inequivocabile la contaminazione ai danni di Andrea Iannone. Il pilota, pertanto, esce completamente pulito da questa vicenda. In maniera incomprensibile il tribunale ha comunque condannato il pilota a 18 mesi di sospensione perchè avrebbe dovuto, sempre a parere dei giudici, informarsi sul rischio di contaminazione alimentare. Tutti gli atleti riconosciuti contaminati sono stati prosciolti, pertanto al momento è un caso unico”, si legge in una nota.
La difesa, affidata all’avvocato Antonio De Rensis, ricorrerà al Tal come è avvenuto di recente per il nuotatore Filippo Magnini.