Sembrava tutto a posto e oggi il Senato Usa dovrebbe approvare l’accordo tra democratici e repubblicani contenuto nel nuovo bilancio dello Stato che permetterebbe alla pubblica amministrazione americana di andare avanti fino alla fine dell’anno. L’accordo prevede 1,375 miliardi di dollari per costruire 55 miglia di cancellate lungo il confine con il Messico. Molto meno dei 5,7 miliardi con i quali Trump voleva costruire 200 miglia di muraglia in cemento armato: il famoso “wall”.
La portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders ha detto che Trump firmerà il bilancio ma “compirà altri atti per fermare la crisi umanitaria e di sicurezza al confine”. Cosa questo significhi l’ha spiegato il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell. In sostanza, una volta approvato il bilancio, Trump dichiarerà lo stato d’emergenza al confine per farsi dare i soldi per costruire il muro anche contro la volontà del Congresso e fuori dai limiti del bilancio. Ma, così facendo, aprirebbe una crisi politico-istituzionale persino peggiore del lungo shutdown (35 giorni) appena concluso. Sarebbe uno scontro tra potere legislativo e potere esecutivo senza precedenti e finirebbe quasi certamente in tribunale.