Secondo giorno in terapia intensiava per il presidente emrito Giorgio Napolitano, operato d’urgenza al cuore martedì notte. “Il recupero post-operatorio è migliore delle previsioni: è perfettamente vigile, assolutamente presente, ci ha ringraziato, ci ha voluto stringere la mano in segno di gratitudine”, ha comunicato Francesco Musumeci, il cardiochirurgo del San Camillo che lo ha operato. Tanto che “si inizia a pensare al trasferimento in un reparto di normale degenza”.
“Questa mattina – ha aggiunto il dottore – lo abbiamo visitato, al momento resta in terapia intensiva e nelle prossime 24-48 ore valuteremo un eventuale trasferimento in un reparto di degenza della cardiochiururgia”. A chi gli domanda se sia stato informato delle visite istituzionali ricevute ieri, il medico ha risposto: “Sì, sapeva della visita del Presidente Mattarella, del presidente del Consiglio e di quella del Senato. Era molto contento della partecipazione”.
Intanto la polizia postale ha avviato una serie di verifiche sui messaggi d’odio indirizzati sui social network al presidente emerito. Secondo quanto si apprende da ambienti investigativi, gli inquirenti starebbero scandagliando i post in questione per risalire ai responsabili.
Napolitano ha avuto un malore martedì a tarda sera mentre si trovava in visita alla moglie Clio ricoverata alla clinica Paideia in seguito a una caduta. Il senatore a vita ha accusato un forte dolore al petto ed è stato portato prima all’ospedale Santo Spirito per poi essere trasferito ricovero nel centro cardiochirurgico di eccellenza del San Camillo di Roma. Qui, alle 22, è entrato in sala operatoria per rimediare a una parziale dissezione dell’aorta e ne è uscito quattro ore dopo.