“Chiedo al Papa di venire qui per rendersi conto di cosa sta accadendo. Venga a vedere come mio figlio è ostaggio di questo ospedale. È ingiusto quello che stiamo subendo. Grazie Italia. Vi amiamo”. È l’appello di Tom Evans, papà di Alfie, il bambino affetto da una malattia neurodegenerativa incurabile e ignota. “Alfie è una parte della famiglia italiana, è una parte dell’Italia – ha detto ai microfoni di Tv2000 – Noi apparteniamo all’Italia. Vi ringraziamo – ha aggiunto il papà di Alfie – per la solidarietà e il supporto ricevuti in questi giorni. Grazie. Vi amiamo. Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti. Abbiamo conosciuto persone straordinarie. Il Papa è vicino a noi. Stiamo facendo tutto il possibile per nostro figlio, nel nome di Dio. Vi faccio vedere la foto che ha fatto questa notte mia moglie ad Alfie. Questo è quello per cui gli italiani stanno lottando, questo è quello per cui noi stiamo lottando. Noi continueremo a lottare – ha concluso il papà di Alfie – ricevendo sempre più forza dal popolo italiano. Dal governo, dai ministri che si sono impegnati per noi. Non vi ringrazieremo mai abbastanza”.
I genitori di Alfie Evans oggi incontrano i medici dell’Alder Hey Hospital per discutere del ritorno a casa del bimbo dopo il rifiuto della Corte d’Appello di Londra di un suo trasferimento in Italia. “Alfie – ha spiegato ancora il papà – non ha più bisogno di cure intensive”, e nonostante sia stato staccato dai respiratori da tre giorni non si verifica “nessun deterioramento” nelle sue condizioni. “Non si è svegliato, è ancora un po ‘debole, ma quello che chiediamo è di tornare a casa”, ha detto Tom.