La procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo l’esposto presentato dai parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra sulle responsabilità ministeriali nel naufragio di Cutro del 26 febbraio scorso. Il fascicolo, atto dovuto, è stato aperto come modello 45, cioè senza indagati né ipotesi di reato. Secondo quanto si apprende i magistrati stanno valutando se inviare il procedimento a Crotone per competenza territoriale.
L’esposto di Avs: “Necessario approfondire responsabilità”
“La barca che trasportava 200 migranti in pericolo – si legge nell’esposto giovedì scorso – è stata trattata come un caso di immigrazione illegale e non come un evento di ricerca e soccorso urgente (Sar), stanti anche le avverse condizioni meteo”. “Una piccola barca sovraccarica – si evidenzia ancora – soprattutto in un mare che ha costretto due navi militari a tornare indietro, non può che essere in pericolo. L’evento doveva dunque essere classificato immediatamente come caso Sar”. “Riteniamo che sia necessario approfondire se vi siano state disposizioni ministeriali che abbiano impedito l’uscita in mare della Guardia Costiera – prosegue – Non si può escludere che esista anche una responsabilità superiore considerato che la Guardia Costiera dipende dal ministero dei Trasporti mentre il ministero degli Interni è diventato ‘supercoordinatore’ di sbarchi e soccorsi dei migranti”. L’esposto, per il quale i parlamentari si sono rivolti all’avvocato Fabio Anselmo, è stato sottoscritto da Angelo Bonelli, Ilaria Cucchi, Giuseppe De Cristofaro, Devis Dori, Eleonora Evi, Aurora Floridia, Nicola Fratoianni, Francesca Ghirra, Marco Grimaldi e Luana Zanella.