Si dice che l’appetito vien mangiando. Dopo lo storico trionfo agli Europei di luglio, la Nazionale di Roberto Mancini guarda ora con rinnovata ambizione ai Mondiali del Qatar del prossimo anno. Sarà la prima edizione che si giocherà in inverno e il sogno degli Azzurri è poter festeggiare un Natale da campioni del mondo. Prima però c’è da staccare il pass della qualificazione, l’Italia è in testa alla classifica del Gruppo C dopo i successi nei primi tre match disputati a marzo e nei prossimi giorni si appresta ad affrontare Bulgaria (Firenze, Stadio ‘Artemio Franchi’, 2 settembre ore 20.45), Svizzera (Basilea, Stadio ‘St. Jacobs Park’, 5 settembre ore 20.45) e Lituania (Reggio Emilia, Stadio del Tricolore, 8 settembre ore 20.45) con la possibilità di allungare la striscia di 34 risultati utili consecutivi, con il record mondiale detenuto dalla Spagna che dista solo 90 minuti (35 gare senza sconfitte tra il 2007 e il 2009).
“Abbiamo vinto l’Europeo, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. E’ la cosa che ci ha reso più orgogliosi”, ha esordito il ct Mancini accolto dall’applauso dei giornalisti in occasione della prima conferenza stampa a 50 giorni dal trionfo di Wembley. Dopo l’inevitabile ricordo del trionfo europeo, il ct si è subito concentrato sui prossimi obiettivi. “In questi 14 mesi possiamo ancora migliorare, però ci sono ancora 5 partite di qualificazione che vanno prese con attenzione. Affrontiamo squadre che giocano già da 8-9 partite e potremmo trovare delle difficoltà. Quindi la cosa più importante è qualificarsi, poi avremo tempo per prepararci”, ha dichiarato. “Rischio appagamento? Non credo, i ragazzi lo hanno dimostrato anche nell’Europeo. Prendono sempre le partite al massimo, perchè per giocare e vincere devi essere sempre concentrato al massimo”, ha aggiunto il ct. “Vorrei che si riprendesse da dove abbiamo lasciato, giocando bene e facendo gol. Spero che accada già da giovedì”, ha dichiarato ancora.
Una Nazionale che riparte dal gruppo che ha conquistato il secondo titolo continentale della sua storia (assente solo l’infortunato Spinazzola). “Non ci sono gerarchie, perché fino a oggi ci sono ragazzi che non hanno ancora giocato. Tutti i ragazzi che sono stati all’Europeo è giusto siano qui perchè se lo sono meritato, poi ci sono tre partite e vedremo chi starà meglio”, ha chiarito però Mancini. Non a caso Mancini è felice di riaccogliere Nicolò Zaniolo, tornato a vestire la maglia della Nazionale a distanza di un anno dall’infortunio accusato nel settembre scorso in occasione della sfida di Nations League con i Paesi Bassi: “L’importante è che Zaniolo stia bene e che abbia recuperato, non c’è un problema di ruolo”. Torna anche Moise Kean. “L’abbiamo chiamato che era dell’Everton, è arrivato ed è della Juve. Le qualità le ha, dipende da lui giocare bene e comportarsi da professionista”.
Dopo l’infortunio di Lazzari, Mancini ha annunciato la probabile convocazione di Calabria mentre dovrà fare a meno del ‘Gallo’ Belotti. L’attaccante del Torino ha lasciato il ritiro di Coverciano per un infortunio. “Non sta benissimo”, ha spiegato il ct. Detto che Jorginho merita il Pallone d’Oro perché “sta facendo bene da anni e nel 2021 ha vinto tutto”, il tecnico azzurro ha detto la sua anche sull’addio alla Serie A di campioni affermati come Lukaku e Cristiano Ronaldo. “Sono stati presi da squadre che economicamente sono più forti, ma erano venuti qui per riaffermarsi. Questo vuol dire che il nostro campionato non è così scadente, poi è chiaro che è un peccato perderli perchè i giovani guardando dai campioni migliorano sempre”, ha spiegato. Il ct però guarda avanti, perché “credo ci siano giovani italiani che possono avere un grande futuro nei club e in nazionale”. “Donnarumma non sta giocando? E’ solo perché è arrivato un po’ in ritardo rispetto agli altri giocatori del Psg”, ha concluso il ct. Per lui il problema non si pone, la porta azzurra è sicura nelle mani dell’ex milanista.