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Strage Casteldaccia, dopo Firenze e Suviana un’altra tragedia sul lavoro

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L’ennesima strage sul posto di lavoro del 2024, tre dall’inizio dell’anno. Dopo Firenze e Suviana ora è Casteldaccia, nel Palermitano, a piangere 5 operai morti, con un sesto gravissimo, ricoverato e intubato. Epifanio Assazia, 70 anni; Giuseppe La Barbera; Giuseppe Miraglia; Roberto Ranieri, 51 anni; Ignazio Giordano, 58 anni. Questi i nomi delle vittime della strage, mentre Giovanni D’Aleo è l’operaio ricoverato. Come nel caso di Firenze, dove cinque operai hanno perso la vita durante un crollo nel cantiere Esselunga di via Mariti lo scorso 17 febbraio, anche questa volta le vittime lavoravano per una ditta in appalto: la tragedia del Palermitano si è consumata presso l’impianto Amap di sollevamento delle acque reflue dove gli operai stavano lavorando per una ditta esterna che aveva in appalto la manutenzione. I cinque lavoratori hanno perso la vita per le esalazioni tossiche delle acque nere.

La strage di Suviana

Il mondo del lavoro deve fare nuovamente i conti con morti e dolore a meno di un mese dall’esplosione nella centrale di Suviana, nel Bolognese. È il 9 aprile quando un boato scuote l’aria di Bargi presso la centrale idroelettrica Enel Green Power, situata nei pressi del lago artificiale di Suviana. È una strage. Alla fine saranno sette le vittime: Vincenzo Franchina, 36 anni, Mario Pisani, 73 anni, Pavel Petronel Tanase, 45 anni, Adriano Scandellari, 57 anni, Paolo Casiraghi, 59 anni, Alessandro D’Andrea, 37 anni, Vincenzo Garzillo, 68 anni.

Le vittime del cantiere di Firenze

I cinque operai che invece persero la vita nel cantiere di Firenze sono: Mohamed Toukabri, 54 anni, Bouzekri Rahimi, 56 anni, Mohamed El Farhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 43 anni, Luigi Coclite, 60 anni. Quella di febbraio è stata la prima (e sfortunatamente non l’ultima) strage del 2024, anno che nel primo semestre ha segnato un aumento dei morti sul lavoro: 191 le morti bianche di quest’anno, come rileva l’Inail.

I precedenti di Brandizzo e Thyssenkrupp

Il 2023 aveva già visto l’orrore della morte degli operai travolti dal treno a Brandizzo, nel Torinese. Poco dopo la mezzanotte del 30 agosto 5 operai – Kevin Laganà (22 anni), Michael Zanera (34 anni), Giuseppe Sorvillo (43 anni), Giuseppe Aversa (49 anni) e Giuseppe Saverio Lombardo (53 anni) – vengono investiti in pieno dal treno che era in transito sul binario dove i lavoratori, tutti dipendenti della Sigifer di Borgo Vercelli, stavano eseguendo lavori di manutenzione. Una tragedia che ha ricordato quella del rogo sviluppatosi nello stabilimento della ThyssenKrupp di Torino il 6 dicembre 2007. Furono 7 gli operai uccisi dalle fiamme: Antonio Schiavone, 36 anni, deceduto il 6 dicembre 2007; Roberto Scola, 32 anni, deceduto il 7 dicembre 2007; Angelo Laurino, 43 anni, deceduto il 7 dicembre 2007; Bruno Santino, 26 anni, deceduto il 7 dicembre 2007; Rocco Marzo, 54 anni, deceduto il 16 dicembre 2007; Rosario Rodinò, 26 anni, deceduto il 19 dicembre 2007; Giuseppe Demasi, 26 anni, deceduto il 30 dicembre 2007. Antonio Boccuzzi fu l’unico testimone sopravvissuto.

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