Nel corso della notte oltre 250 agenti della polizia di Catanzaro hanno arrestato 48 persone accusate di associazione mafiosa, estorsioni, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito e intestazione fittizia di beni. Sono stati inoltre sequestrati beni e imprese riconducibili agli indagati. I provvedimenti, richiesti dalla Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore Nicola Gratteri, hanno smantellato la potente e pericolosa cosca di ‘Ndrangheta facente capo alla famiglia Trapasso, egemone sul territorio di confine tra le provincie di Catanzaro e Crotone, e la ‘ndrina collegata dei Tropea. Dalle investigazioni sono emersi gli interessi delle cosche, con solidi legami con le cosche reggine e vibonesi oltre che con quelle crotonesi, sulle attività economiche della zona, con riguardo particolare ai numerosi villaggi turistici, una fiorente attività di esercizio abusivo del credito e di usura e una capillare pressione estorsiva sugli imprenditori. Si è poi evidenziata l’infiltrazione da parte del sodalizio negli apparati politico-amministrativi locali. Nel corso delle indagini è emerso che la cosca Trapasso ha imposto un totale controllo del territorio, oltre che attraverso una vera e propria occupazione militare, anche attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, appartenenti anche al mondo imprenditoriale e a quello delle istituzioni. E’ stato infatti registrato e documentato il condizionamento del voto amministrativo del maggio 2014 nel comune di Cropani (Catanzaro). Questo condizionamento, finalizzato alla acquisizione di appalti e servizi pubblici, ha portato all’elezione, come candidato in una lista civica, del vicesindaco Francesco Greco, arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa.
‘Ndrangheta, blitz in Calabria: 48 arresti, tra loro vicesindaco
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