Il ruggito dei London Roar arriva fino al cuore del Texas. La prima giornata della terza tappa dell’International Swimming League incorona il team europeo con base in Inghilterra e forte impronta australiana. A Lewisville è toccato al Gruppo B, completato da Iron, LA Current e NY Breakers, esordire nella nuova competizione professionistica a squadre, la prima dedicata al mondo del nuoto. E, come già accaduto a Indianapolis e Napoli, lo spettacolo non è mancato neanche al LISD Westside Aquatic Center. Le luci, la musica, il calore e il coinvolgimento del pubblico sugli spalti sono diventati in breve tempo un tratto distintivo dell’Isl. A cambiare sono stati semplicemente i protagonisti in vasca: Katinka Hosszu e Ryan Murphy, Cate Campbell e Vladimir Morozov, Emma McKeon e Michael Andrew hanno raccolto il testimone lasciato una settimana fa da Sarah Sjostrom e Chad Le Clos, Caeleb Dressel e Florent Manaudou, senza dimenticare la ‘nostra’ Federica Pellegrini.
L’applausometro premia lo statunitense Ryan Murphy, re indiscusso nel dorso, vincitore nei 200 con un’ultima vasca da paura davanti a Christian Diener e secondo nei 50, battuto per appena tre centesimi da Guido Guilherme. La stella dei LA Current, capaci di vincere anche la staffetta 4×100 maschile che ha chiuso la prima giornata nel tripudio generale di Lewisville, non riesce però a evitare il secondo posto parziale del suo team (234 punti), staccato dai London Roar (253), fenomenali soprattutto al comparto femminile. Merito dell’anima australiana della squadra: Cate Campbell, detentrice del record del mondo nei 100 stile in vasca corta, ha trionfato nei 50 (23″33) davanti a Ranomi Kromowidjojo e alla sorella Bronte; anche Emma McKeon ha fatto la voce grossa imponendosi nella prima gara in programma, i 100 delfino, per poi replicare nei 200 stile; sugli scudi pure la connazionale Minna Atherton, che piazza l’en ple in nei 50 e 200 dorso. Il dominio del team europeo è risultato ancora più netto in staffetta 4×100 stile (miglior frazione in assoluto di Cate Campbell), in cui i due quartetti schierati hanno fatto doppietta sbaragliando la concorrenza. “E’ stato fantastico – ha evidenziato il coach dei London Roar Peter Bishop – Mi ha impressionato la squadra e la partenza che abbiamo avuto. Ma è solo il primo giorno”.
Il team Iron si è aggrappato alle sue due stelle più splendenti, la capitana Katinka Hosszu, dominatrice nei 400 misti davanti alla compagna Zsusanna Jakobson e terza nei 200 dorso, e lo sprinter Vladimir Morozov, trionfatore nei 50 stile (20″93) e nei 50 rana (26″15) nonché attualmente leader nella corsa al titolo di MVP con il bottino di 23 punti all’attivo. “E’ stato più divertente di quanto mi aspettassi – ha ammesso Hosszu al termine delle gare – C’è stata tanta energia, è stato molto diverso da recarsi a un meeting e gareggiare”. Alla lunga però, dopo aver piazzato tre vittorie nei primi cinque eventi, la minore profondità del roster del team di stampo ungherese rispetto alle altre due formazioni ha fatto la differenza. Gli Iron (186 punti) si sono comunque piazzati abbondantemente davanti ai NY Breakers (131), fanalino di coda nonostante il caloroso supporto sugli spalti. “Quello che sta facendo Isl per la crescita del nostro sport è incredibile – ha evidenziato Michael Andrew – C’è stata così tanta attenzione, così tanto divertimento. Il nuoto non sarà più lo stesso”. Domenica si replica, per un altra giornata che promette spettacolo. Con i maestri della velocità pronti a incendiare il Texas nelle skin race.