Come avvenuto a Lewisville, la lotta per il titolo di Mvp della tappa di Budapest dell’International Swimming League si preannuncia molto incerta. Di certo Katinka Hosszu proverà a giocarsela fino in fondo. La leader degli Iron è in testa al termine della prima giornata di gare con 22 punti, incalzata dalle australiane dei London Roar Minna Atherton ed Emma McKeon, entrambe appaiate con 21,5 punti. Nelle gare di domenica la campionessa ungherese potrà fare il pieno nei 200 misti e ottenere buoni risultati anche nei nei 200 farfalla e nei 100 dorso: con un bottino di 25 punti, alla portata di Hosszu, il premio potrebbe essere suo. A meno che la stessa McKeon o il russo Vladimir Morozov non vincano la skin race che chiuderà il programma di gare e che vale tre volte il punteggio di un singolo evento.
Nel trionfo di sabato dei London Roar, avanti con 39 punti di vantaggio sugli LA Current primi inseguitori, ha inciso e non poco il fattore Adam Peaty. Il ranista più forte al mondo, capitano del team inglese e assente nella tappa negli Usa, ha collezionato 19,5 punti nella prima giornata frutto del successo nei 50 e del terzo posto nei 200, distanza su cui non è abituato a gareggiare. Inoltre il britannico è stato decisivo anche nella staffetta mista (ha realizzato il crono più veloce nella rana). Oltre ai Roar hanno aumentato i loro punti al termine della prima giornata anche gli Iron, spinti dal pubblico di casa. La formazione di matrice ungherese ha collezionato 17,5 punti in più rispetto a Lewisville e si ritrova appena 9 lunghezze dietro gli LA Current, in recupero rispetto ai 48 di una settimana fa. Decisivo il successo nella staffetta finale 4×100 maschile stile libero, il primo ottenuto finora dagli Iron in questo tipo di prova. Qualora Morozov e Kromowidjojo dovessero confermarsi nella skin race come negli Usa, la squadra europea potrebbe piazzare il sorpasso al fotofinish e salire al secondo posto a scapito della formazione americana.