Nel primo trimestre del 2018 in aumento la bolletta dell’elettricità e del gas: dal prossimo 1 gennaio la famiglia tipo registrerà un incremento del +5,3% per le forniture elettriche, del +5% per quelle gas. È quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nei servizi di tutela comunicate dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Nel dettaglio per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2018) sarà di circa 535 euro, con una variazione del +7,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2016 – 31 marzo 2017), corrispondente a un aumento di circa 37 euro/anno. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.044 euro, con una variazione del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un aumento di circa 22 euro/anno.
A decretare gli aumenti in arrivo, precisa lo stresso comunicato, sono per l’elettricità una serie di fattori concomitanti tutti al rialzo: la ripresa dei consumi, l’indisponibilità prolungata di alcuni impianti nucleari francese, alcune limitazioni nei transiti di elettricità nella rete italiana, la minore disponibilità della generazione idroelettrica nazionale dovuta alla scarsa piovosità (il 2017 è l’anno più arido degli ultimi 200) e l’aumento stagionale dei prezzi all’ingrosso del gas a livello europee.
Elementi ai quali si aggiungono un aumento della componente legata al dispacciamento e degli oneri legati alle risorse interrompibili per la sicurezza del sistema elettrico, oltre all’aumento degli oneri generali di sistema dovuto al rafforzamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere energivore. Sul fronte gas, invece, l’aumento è sostanzialmente determinato dalle attese dinamiche legate alle stagioni invernali, con consumi e quotazioni in aumento a livello europeo, che – in un mercato unico – implicano la crescita dei prezzi anche nei mercati all’ingrosso italiani.
Immediato il commeto di Coldiretti: “L’aumento delle tariffe pesa sui conti delle famiglie ma anche sui costi delle imprese e rende più onerosa la produzione”. Che spiega: “L’ aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare”. “Il costo dell’energia – conclude la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la conservazione degli alimenti e le serre”.
Dura anche la reazione dell’Unione Nazionale Consumatori. “Pessima notizia. Nonostante ci sia già stato nel precedente trimestre, alle soglie dell’inverno, un aumento del gas del 2,8%, prosegue il rialzo dei prezzi per chi deve riscaldare la propria abitazione, gravando ulteriormente e pesantemente sui bilanci delle famiglie. Grave, poi, che per la luce siano risaliti gli oneri di sistema, per via delle aziende energivore”. Lo afferma Pieraldo Isolani, esperto del settore energia. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo significa pagare nel 2018 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2018 al 1° gennaio 2019), 28 euro in più per la luce e 51 euro in più per il gas. Una stangata complessiva pari a 79 euro. “Si tassa di tasse occulte che andrebbero invece addossate alla fiscalità generale”, conclude Isolani.