“Le peggiori lobby di questo Paese vogliono che si inizi a fare la Tav, che è a zero. Noi stiamo dalle parte delle opere utili da fare, quando i grandi potentati cominciano a tifare per la Torino-Lione noi stiamo dall’altra parte. Finché ci sarà il Movimento 5 Stelle al governo per quanto mi riguarda la Tav non ha storia“. Il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio, in diretta Facebook da Penne (Pescara), torna all’attacco sulla Torino-Lione all’indomani della visita di Matteo Salvini ai cantieri di Chiomonte.
Un affondo che va a scontrarsi con l’ottimismo del vicepremier leghista, che, intervistato da ‘La Stampa’, assicura che sul tema si troverà come sempre una soluzione senza ripercussioni sul governo. “Non mi farete mai litigare con i 5 Stelle. La stabilità di governo non è messa in discussione. Sono fiducioso che la Tav si faccia. Ragioneremo con pacatezza e, come facciamo sempre, troveremo un compromesso”. “Anche sul decreto sicurezza in un primo momento non eravamo d’accordo su alcuni punti, ma poi abbiamo trovato una soluzione condivisa – ricorda -. E potrei fare tanti altri esempi. Succederà così anche questa volta: nessuno di noi è un ultras che rimane fermo sulle sue posizioni”.
Fiducioso sulla tenuta dell’esecutivo anche Danilo Toninelli: “Sappiamo che su questo dovremo trovare un punto di caduta con la Lega, esattamente come prevede il Contratto di governo. Sono convinto che troveremo la quadratura del cerchio, come abbiamo sempre fatto. E sono certo che il governo non è assolutamente a rischio”.
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, tuttavia, ricorda che sulla Tav bisogna ancora avere un quadro chiaro, in particolare sull’utilità o meno dell’opera. “Io non ho pregiudizi – chiarisce – e infatti l’analisi costi-benefici serve proprio a questo: a capire ad esempio se valga la pena spendere 5 miliardi di soldi pubblici sulla Tav, del cui tunnel di base non c’è ancora un metro, per far risparmiare 1 minuto e 20 secondi a quei relativamente pochi che viaggiano in auto tra Milano e Lione, visto che si parla di presunti benefici dell’opera anche in termini di congestione. Oppure se sia davvero utile, visto che toglie in media appena 5 secondi dal percorso medio dei tanti torinesi che ogni giorno attraversano la tangenziale di Torino”.