È stato disposto il trasferimento di Roberto Spada nel carcere di Tolmezzo, vicino a Udine. Il 42enne fratello del boss Carmine, che ha aggredito a Ostia due giornalisti della Rai durante un’intervista, è in carcere da giovedì scorso con l’accusa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso.
Motivo del trasferimento il fatto che il carcere di Regina Coeli, dove è rinchiuso, non è un carcere di massima sicurezza, come invece quello di Tolmezzo.
I fatti al centro dell’indagine risalgono al 7 novembre, quando il giornalista Daniele Piervincenzi e il cameraman Edoardo Anselmi sono stati aggrediti da Spada mentre stavano realizzando un’intervista a Ostia sui rapporti tra il clan Spada e CasaPound.
Spada ha sferrato una testata all’intervistatore fratturandogli il setto nasale e subito dopo ha inseguito i due giovani insieme a un secondo uomo, colpendoli con un bastone, tanto da provocare un trauma cranico al cameraman. Tutto è successo davanti ad almeno una decina di testimoni che difronte alla violenza fisica agli insulti e alle minacce dei due aggressori (“non vi fate più vedere qui! Vi prendo la macchina e vedi che non la trovi più!”) non hanno prestato alcun soccorso e anzi hanno inveito contro le vittime urlando loro: “Andate via, qui non ci dovevate venire!” L’aggravante del metodo mafioso deriva secondo gli inquirenti dal contesto nel quale l’aggressione è avvenuta e, soprattutto, dalla platealità con la quale Spada ha voluto dare una prova di forza sul ‘suo’ territorio, davanti agli abitanti del quartiere.