A Padova e Abano Terme sono stati realizzati 20 murales da 16 artisti internazionali con lo scopo di valorizzare enormi muri esterni, pubblici e privati. Oltre all’aspetto artistico le opere svelano anche un lato e un’utilità ecologica: ognuna di esse è infatti un “bosco invisibile”, ovvero un depuratore d’aria. Per dipingere è stata infatti utilizzata l’innovativa tecnologia italiana Airlite, le cui pitture, attivate dalla luce, hanno la capacità di purificare l’aria, depurandola dall’88,8% degli agenti inquinanti, tra i quali benzene e ossidi di azoto. L’intera manifestazione, intitolata Super Walls, ha visto coprire complessivamente 2000 mq di superficie, in grado di eliminare l’inquinamento prodotto da 156220 auto in un anno. Al festival, ideato e curato dal gallerista Carlo Silvestrin e dalla critica d’arte Dominique Stella, hanno partecipato alcuni degli artisti italiani più in vista nel panorama della street art internazionale, tra cui: Axe, Alessio-b, Gabriele Bonato, Boogie.EAD, Joys, Made514, Orion, Peeta, Psiko, Roulè, Tony Gallo e Yama. Accanto a loro è intervenuta la crew de “La Crémerie” di Rennes con Gloar, Fortunes, Mya e Hayku.
Padova, 20 murales per mangiare lo smog
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