Archiviata la questione “Cassano alla Sampdoria”, adesso il Parma pensa all’incontro di domani con il Torino in una partita che sembrerebbe molto equilibrata in partenza.
Il Torino va in Emilia forte di un periodo d’oro e di ben cinque punti in classifica, ma il Parma da par suo va a risultato da sei turni di fila e solo l’anno scorso fu in grado di ribaltare nel giro di tre minuti una partita che perdeva 1-0 al 77′ e che condusse in porto sul 4-1 al triplice fischio. Ricordi amari per Ventura e per il suo confermatissimo gruppo, che quest’anno potrà però farsi forte di un Cerci e di un Immobile in più.
La squadra di Ventura è imbattuta da cinque giornate, ed è reduce da tre vittorie; i granata dovranno cercare di abbattere un limite: non vincono quattro gare di Serie A consecutive nello stesso campionato dal marzo 1978.
Piccolo record già raggiunto per il Parma, invece, che ha segnato sette reti di testa, un primato in questa stagione in Serie A.
Ottime novità per Roberto Donadoni che nella seduta di ieri a Collecchio ha potuto osservare il rientro in gruppo di Gabriel Paletta, completamente recuperato dopo il guaio muscolare accusato a metà dicembre. Probabile a questo punto il rientro anche tra i convocati, difficilmente tra i titolari, per il centrale argentino. Non così buone le novità per Walter Gargano, che ha svolto alcune fasi della seduta sul campo con la squadra, ma poi si è isolato per proseguire individualmente il programma personalizzato.
In casa Torino Bovo e Larrondo hanno lavorato anche ieri a parte: difficile, se non impossibile il loro recupero per la sfida del Tardini. Presente invece Omar El Kaddouri, anche se il fantasista granata potrebbe essere risparmiato inizialmente e partire dunque dalla panchina.
Si preannuncia una partita molto divertente e combattuta tra due squadre che hanno voglia giocare e vincere senza regalare niente agli avversari.
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