Matteo Renzi difende la moglie dopo le polemiche scatenate dalla denuncia degli esponenti di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e Giovanni Donzelli, che accusano Agnese di avere un pass per parcheggiare e transitare ovunque a Firenze. “Guardate questa foto. E domandatevi fino a che punto può arrivare la malafede”, scrive su Facebook il segretario dem, pubblicando una foto dell’auto della moglie accompagnata dalla scritta ‘fake news’. “Alcuni politici del centrodestra, anziché fare il lavoro per il quale sono pagati, hanno pedinato per giorni mia moglie. E poi hanno scattato la foto di Agnese che, tornando da scuola, sta entrando nel Lungarno Diaz, accanto agli Uffizi. Alcuni giornali e molti siti oggi ci sono saltati sopra. E scrivono: Vedete, la Casta? La moglie di Renzi passa dalle corsie preferenziali. Chiunque conosca Firenze sa che – durante i lavori di questi mesi – quella strada è l’unico passaggio per poter tornare a casa, in via Guicciardini. Un passaggio obbligato. Chi è residente o comunque ha il parcheggio in centro deve attraversare quella come unica strada per arrivare in Oltrarno. Deve passare di lì. A meno di non scegliere l’elicottero, ma in Piazza Pitti si atterra male. Perché tanta malafede, perché tanto odio?”.
“Gli stessi – continua – scrivono che la famiglia Renzi parcheggi gratis a Firenze. Per stare a Firenze noi abbiamo affittato (come molti che stanno in centro) un posto auto in un garage. Pagando come tutti. I giornali e i siti che hanno scritto il contrario potranno devolvere il risarcimento danni all’Ospedale Pediatrico di Firenze, il Meyer. Io sono abituato al fango che mi gettano addosso: il presunto business dei sacchetti biodegradabili; i Rolex regalati dagli arabi (che sono ancora lì a Palazzo Chigi, intonsi); la Lamborghini a Ibiza; le prove false della Consip (su cui tutti stanno zitti, ultimamente, chissà perché); l’aereo di stato. Ma perché mettere nel mezzo ancora la mia famiglia? Forse perché sui contenuti non riescono a tirare fuori un’idea? I loro leader nazionali scappano dal confronto TV e allora mandano gli scagnozzi locali a passare le mattinate pedinando mia moglie? Quando vorranno parlare di cosa fare dell’Italia, ci troveranno pronti. Sul lavoro, sul fisco, sulle infrastrutture, sulla cultura, sui figli noi abbiamo delle idee per andare avanti. Perché noi facciamo politica per rendere più forte l’Italia, non per pedinare gli avversari politici con la macchina fotografica. Avanti”.
Stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, tuttavia, le cose stanno diversamente. Agnese Renzi – si legge sul sito – può parcheggiare ovunque sulle strisce blu senza pagare, girare nelle aree pedonali e a traffico limitato, utilizzare le corsie preferenziali grazie a un permesso (valevole fino al 2021) chiesto dalla segreteria del sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella. Dallo staff del sindaco – scrive ancora il Fatto – parlano di “richiesta per motivi di sicurezza arrivata da Palazzo Medici Riccardi”. Ma la prefettura assicura che dai loro uffici non risulta esser mai partita un’istanza del genere. Altro elemento da tenere presente è la data della richiesta fatta da Nardella: il 21 settembre 2017, quando l’ex premier non aveva più alcun ruolo di governo, circostanza che dovrebbe annullare la possibilità di concedere un contrassegno rilasciato per funzione ‘istituzionale-sicurezza’.
Un caso, quindi, decisamente ingarbugliato, che, nonostante le smentite di Renzi, ha già scatenato un’ondata di indignazione sui social.