La sfida è contrastare “un blocco antieuropeo, nazionalista e quasi razzista”, che se andasse al governo la vedrebbe “in modo determinato all’opposizione”. Per questo la leader radicale Emma Bonino punta su ‘+Europa’ per convincere gli indecisi, promuovendo la premiership di Paolo Gentiloni, con cui c’è “un dato di fiducia e di conoscenza reciproca che viene da molto lontano”.
Ormai mancano meno di due settimane al voto e il quadro continua a essere molto incerto, ha detto più volte di non voler partecipare a giochi pre-elettorali, ma ritiene verosimile con questo sistema elettorale che si arrivi a una maggioranza per un governo stabile?
Se riuscissimo a convincere una parte consistente del 35% di astenuti, che è l’obiettivo per cui mi sgolo dalla mattina alla sera, potremmo riservare qualche simpatica sorpresa. La legge elettorale non è fatta per trovare la sera del voto chi ci governa, ma spero di convincere parte di quel 35% di astenuti e indecisi, magari ricordando loro che al mondo ci sono milioni di persone che rischiano la vita per avere il diritto di voto, mentre noi l’abbiamo avuto dai sacrifici dei nostri padri. È troppo facile dire che tanto sono tutti uguali, chi viene eletto non viene dal cielo, l’avranno eletto gli italiani. Non mi voglio prestare a questo gioco, fino all’ultimo minuto mi batterò per convincere le persone ad andare a votare.
Si è espressa molto criticamente sulla legge elettorale, cosa pensa dell’accusa che sia stata fatta apposta per favorire una grande coalizione post voto tra Pd e Fi?
Se quella era l’intenzione, mi pare che gli sia sfuggita di mano. Non si fanno le leggi per convenienza; i Paesi che contano hanno lo stesso sistema per anni. Denunceremo la legge in tutte le sedi nazionali e internazionali perché è discriminatoria.
Se nessuno avesse la maggioranza cosa sarebbe meglio: un governo di larghe intese o tornare al voto? LeU la accusa di aver aperto all’inciucio tra dem e forzisti…
Non voglio più parlare di cosa accadrà il 5 marzo. Da una parte si è creato un gruppo sovranista, anti-europeo, nazionalista, con venature razziste, e dall’altra c’è un gruppo più filoeuropeo, anche se a volte in modo timido o intermittente. È chiaro che non sosterremo nessun governo nazionalista o sovranista, che ci vedrebbe in modo determinato all’opposizione. Per il resto ci sarà da discutere.
Cosa pensa di questo nuovo attivismo di Berlusconi?
Ognuno ha diritto di fare politica, che sia giovane o vecchio. È nel suo pienissimo diritto.