Confronto tv su Sky Tg24 tra i tre candidati alle primarie del Partito democratico, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano, in vista del voto del 30 aprile. A condurre il giornalista Fabio Vitale. Dibattito con lo stesso format utilizzato nei precedenti appuntamenti ospitati da Sky: risposte scandite da un countdown da 1 minuto e 30 secondi al massimo, tre possibilità di replica da 30 secondi ciascuna, domande incrociate tra i candidati e dai supporter degli avversari, appello finale.
MATTEO RENZI. “Vorrei una legge elettorale con il maggioritario e non con il proporzionale”, dichiara Matteo Renzi al confronto Sky per le primarie del Pd. “Parlare di legge elettorale e riforma costituzionale con me è evocare una ferita, io volevo un sistema più semplice, con il ballottaggio e con meno parlamentari e meno soldi ai consiglieri regionali. E’ andata male – ha aggiunto – ma lo avevano detto che dopo c’era la palude”. “Non escludo che ci sia bisogno di larghe intese se ci sarà il proporzionale ma farò di tutto per cambiare il proporzionale”, rimarca rispondendo a una domanda di Andrea Orlando.
“Avendo proposto io il Jobs act è ovvio che non voglio cambiarlo. Dico solo che ora ci sono 711mila posti di lavoro in più, non sono soddisfatto vorrei e fare di più non mi basta. Il lavoro non si difende con cortei e convegni”, rivendica l’ex premier. E non poteva mancare tra i temi Alitalia:
“No a soldi pubblici per Alitalia ma una proposta al Governo che il Pd dovrà fare nei primi 15 giorni della nuova segretaria. E’ assurdo che un Paese come il nostro butti via un’occasione”.
MICHELE EMILIANO. “Non ci starei a fare un governo con Berlusconi”, risponde Michele Emiliano, che chiede a Orlando: “Come hai fatto a resistere con Renzi come premier?”. Quanto a un sostegno a Renzi se vincesse le primarie, “assolutamente no”, replica secco proprio a una domanda dell’ex premier-segretario, “se tu fai come hai fatto nei mille giorni di governo ti farò la opposizione costruttiva, non ti posso fare ripetere gli stessi errori”.
“Nessuno ha sorvegliato quanto accadeva in Italia, siamo stati presi in contropiede dal disastro Alitalia e ora qualcuno pretende fare far fallire la compagnia con un danno immagine: va evitato a ogni costo, se si son trovati i soldi per salvare le banche, si trovino anche per salvare Alitalia”.
Art.18? “Bisogna ripristinate il diritto del lavoratore a essere integrato, non c’ è solo un valore economico ma anche della persona, lo Stato non può consentire che ci sia solo un valore economico oppure agevola gli imprenditori scorretti. Il Jobs act ha dato effetti solo in fase di sgravi fiscali”.
ANDREA ORLANDO. “Io dico legge elettorale come priorità assoluta, non perdiamo ancora tempo, ne abbiamo perso fin troppo”, sottolinea il guardasigilli, che su Alitalia dice: “Non possiamo lasciare soli i lavoratori di Alitalia, la liquidazione non è la strada che possiamo seguire. Dobbiamo fare tutto il possibile. Dietro ogni posto di lavoro c’è una famiglia e la dignità di una persona”.
“L’1% degli italiani detiene il 25% della ricchezza del Paese. Se anche gli chiediamo un sacrificio non credo che stapperanno tante bottiglie di Champagne in meno”. E ancora: “Sono favorevole alla web tax? In parte sì, è fondamentale però che non sia una scelta isolata. Per questo serve una unione fiscale europea”.