La decima vittoria in altrettante partite del doppio misto azzurro di curling è la più bella, nonché la più importante. Perché vale un posto in finale e, pertanto, la certezza di una medaglia olimpica, fin qui mai conquistata dall’Italia. Un traguardo inimmaginabile prima dell’inizio dei Giochi, ma diventato sempre più alla portata, passo dopo passo, grazie all’exploit di Amos Mosaner e Stefania Constantini. Perché, a prescindere dall’esito dell’ultimo atto – contro la Norvegia, già battuta dagli azzurri nel girone – la coppia italiana è già nella storia della disciplina. C’è stato un curling prima di Mosaner-Constantini e ce ne sarà un altro dopo di loro.
Dopo aver chiuso il round robin a punteggio pieno, con il successo per 8-7 all’extra end contro il Canada, il doppio misto italiano non ha tremato nel match da dentro o fuori con la Svezia. Anzi, hanno disputato una partita “pazzesca” (copyright della coach Violetta Caldart) imponendosi con un eloquente 8-1. “E’ stata una gran sorpresa per tutti noi. Nessuno si aspettava di fare così bene. Finora abbiamo avuto una settimana fantastica, c’è stata anche un po’ di fortuna ma sappiamo che quella nello sport ci vuole sempre – ha raccontato Mosaner – Quella di oggi è stata la partita della settimana, la Svezia ha iniziato molto forte ma noi abbiamo tenuto testa e alla fine l’abbiamo spuntata meritando la vittoria – ha aggiunto – La finale? La Norvegia ha iniziato male ma adesso” è in stato “di grazia. Sarà una bella partita”. L’Italia del curling è andata oltre ogni aspettativa, ma Constantini adesso vuole rendere unici questi Giochi cinesi. “Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, adesso giocheremo la finale per l’oro alle Olimpiadi, è un sogno per ogni atleta. Se abbiamo realizzato quanto fatto? Sì ma forse non ancora al 100%” – ha ammesso – Abbiamo fatto una gran cosa ma non è ancora finita. Abbiamo l’ultimo obiettivo che è importante, adesso dobbiamo continuare a giocare come stiamo facendo”.
Se la sfida ai nordamericani era stata assai equilibrata – sebbene non influisse sul percorso del team tricolore già primo matematicamente dopo 8 incontri – quella agli scandinavi si è rivelata, inaspettatamente, una partita a senso unico. Merito di Amos e Stefania, chirurgici a conquistare un punto nel primo end prima di rubare le successive quattro mani costruendo un incredibile parziale di 6-0 grazie a scelte ben ponderate e precisione assoluta in tutti i colpi. Agli svedesi non è così rimasto che segnare un punto nella sesta ripresa subendone poi però altri due nel settimo. Inutile l’ottava mano con gli avversari costretti ad alzare bandiera bianca. La finale è italiana, ora manca solo la ciliegina sulla torta.