Dopo 20 giorni, il caso dell’omicidio di Albano Crocco, pensionato il cui corpo era stato trovato decapitato nei boschi di Lumarzo, vicino a Chiavari, nell’entroterra ligure, è stato risolto. Il nipote dell’uomo, Claudio Borgarelli, arrestato la scorsa settimana, ha confessato il delitto al pubblico ministero. Il pensionato sarebbe stato ucciso al termine di una lite fra i due che verteva sull’utilizzo di un sentiero. Il nipote ha ucciso lo zio e poi lo ha decapitato. Crocco, che era uscito di casa in cerca di funghi, era stato trovato nella serata di quel giorno in un dirupo.
Non vedendolo rientrare, come d’abitudine, per l’ora di pranzo, i familiari di Albano Crocco ne avevano denunciato la scomparsa temendo un infortunio; le ricerche hanno consentito il rinvenimento del corpo, decapitato, in un bosco non distante dall’abitazione dell’indagato. Le macabre condizioni in cui è stato ritrovato il cadavere, insieme al mancato ritrovamento della testa – nonostante le ricerche proseguite nei giorni seguenti in un’area molto vasta – hanno determinato l’avvio delle indagini che hanno fatto convergere l’attenzione sul nipote.