“La massa di denaro destinato all’accoglienza fa appetito alle mafie. Contro la mafia bisogna agire in attacco. Ho risultanze investigative che mi spingono a dire questo”. Così il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro ascoltato dalla Commissione Antimafia. Secondo Zuccaro, “anche quando appare più debole non bisogna nemmeno rischiare di accrescere l’aura di onnipotenza che circonda le organizzazioni mafiose”.
“La procura di Catania ha registrato un numero sempre maggiore di arresti di persone che si sono macchiate dell’orrendo crimine della tratta umana di donne e minori. Esistono- ha detto Zuccaro – organizzazioni che operano dalla Libia alla Nigeria attraverso il Ghana. Solo nel 2016 sono stati arrestati 30 soggetti per questo odioso crimine e solo a ottobre 2016 sono stati arrestati 12 trafficanti”.
“La tratta viene organizzata – ha continuato – o dallo stesso gruppo criminale oppure da soggetti che operano in Italia che richiede il reclutamento. Le persone, durante il tragitto, subiscono violenze, stupri, vessazioni e umiliazioni. Una volta arrivate in Italia le donne vengono immesse nel circuito illegale della prostituzione”.
Il procuratore di Catania ha, poi, dichiarato: “Se a bordo delle navi delle Ong ci fossero delle unità di polizia giudiziaria sarebbe stato ad esempio possibile assicurare subito alla giustizia i trafficanti che nei giorni scorsi hanno ucciso un giovane migrante, subito prima di essere soccorso, solo per non essersi voluto togliere il cappellino”.