“Alle Europee sarebbe una vittoria confermare i voti che mi hanno portato a palazzo Chigi un anno e mezzo fa. Che non è facile, ma è un obiettivo al quale punto”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, in un’intervista ad Agorà, su Rai3. “Il 2023 è stato l’anno record nel recupero dell’evasione fiscale, l’Agenzia delle entrate ha recuperato quasi 25 miliardi, 4,5 miliardi in più dell’anno precedente. Allora se noi siamo amici degli evasori, chi c’era prima cosa dovrebbe essere?”. “Avere un fisco amico – ha detto tra l’altro la premier – significa avere un fisco che non opprime famiglie e imprese, con una tassazione che non corrisponde ai servizi che vengono erogati. Un fisco amico ti chiede tasse giuste in tempi sostenibili e poi usa quei fondi come li userebbe un padre di famiglia. La sinistra si è indignata perché ho detto che le tasse non sono una cosa bellissima, ma lo confermo. E non accetto lezioni dalla segretaria del Pd sulla sanità, perché abbiamo aumentato i fondi”.
Sul premierato ha dichiarato: “I miei rapporti con il presidente Mattarella sono ottimi, è un rapporto che gestiamo direttamente e chi briga per ostacolarlo rimarrà deluso. La sinistra è allo sbando e non sa come dire che non le va bene una riforma che dà il potere ai cittadini, non sanno come spiegare che a loro piace fare i governi nei palazzi. Questa riforma entrerà in vigore nella prossima legislatura, diciamo nel 2028, e sono contenta che la sinistra dia per scontato che ci sarò ancora io, ma ora non possiamo saperlo. E il presidente Mattarella sarà verso la fine del suo mandato. Quindi questa riforma non riguarda il presente ma il futuro”.