Le critiche al mio presepe con le due madonne? Il mio gesto vuole essere un’occasione di incontro e di confronto e non di scontro ideologico che è più che altro legato alla politica”. Lo dice a LaPresse don Vitaliano della Sala, parroco di Capocastello (Avellino), in Irpinia, che quest’anno nel presepe ha messo due mamme per il bambinello. “La realtà che è oggi ci sono altri tipi di famiglie. Negli oratori, al catechismo, arrivano bambini figli di divorziati, di single, ma anche di coppie gay. E noi li dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, con rispetto. D’altra parte è lo stesso Papa Francesco a dire che la Chiesa non deve escludere nessuno”, sottolinea. “E poi se veramente vogliamo fare i ‘puristi’ del presepe, dovremmo abolire San Gregorio Armeno a Napoli perché mi dite che c’entra Maradona nella grotta? Ah no, quelle sono opere d’arte… E allora cosa vogliamo dire del pescivendolo o della lavandaia? Anche loro a ben guardare non c’entrano con il presepe ‘originale’. Sono stati aggiunti dopo, perché nei secoli la vita è entrata nel presepe e il presepe è entrato nella vita. E questo è bellissimo”, sottolinea il parroco. “Siamo nel 2023 e nel mio presepe ho voluto mettere una coppia arcobaleno perché anche loro sono un tipo di famiglia. Non c’è più una famiglia tradizionale. E dobbiamo tenerne conto perché – ribadisce – Gesù Cristo si incarna pure per loro”.
Presepe Lgbt, parroco: “Due madonne no, ma Maradona sì?”
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