Barack Obama nomina per la prima volta Donald Trump in pubblico dalla data delle elezioni, definendolo un sintomo della politica della paura. La divisione esistente nella politica odierna, spiega l’ex presidente degli Stati Uniti in un discorso all’Università dell’Illinois, “non è iniziata con Donald Trump”: “lui è un sintomo, non la causa”. Trump “sta solo sfruttando il risentimento che i politici hanno alimentato per anni”, prosegue Obama, affermando che il repubblicano abbia tratto profitto dalla paura e dalla rabbia che è radicata nel passato della nazione, ma anche negli sconvolgimenti nazionali degli anni recenti.
Poi l’appello ai cittadini sull’importanza del voto. “Come cittadino, non come ex presidente ma come cittadino, sono qui per passare un semplice messaggio: dovete votare perché la nostra democrazia dipende da questo“, “solo uno sguardo ai titoli dei giornali dovrebbero dirvi che questo momento è molto particolare”, “la posta è davvero alta e le conseguenze di chiunque di noi seduto ai margini sono più gravi”.
Obama non risparmia critiche al partito repubblicano, in particolare per le sue politiche divisive e le sue strategie nelle politiche globali. Il Gop, dichiara, “sta minando le nostre alleanze, ingraziandosi la Russia”. L’intervento di Obama segna il suo pieno ritorno sullo scenario politico, in vista di una serie di appuntamenti elettorali con cui sostenere la corsa del partito democratico per le elezioni di metà mandato a novembre.