“La Catalogna dovrebbe avere già un nuovo governo. È giusto che il parlamento possa tranquillamente discutere il candidato alla presidenza”. L’ex presidente catalano Carles Puigdemont si rivolge a Madrid il giorno dopo essere uscito su cauzione dal carcere tedesco di Neumuenster.
“È quello che dice la legge e ciò che i cittadini ci hanno chiesto di fare. Ho annunciato il ritiro della mia candidatura e ho proposto Jordi Sanchez. Lo Stato spagnolo lo ha bloccato. Oggi dobbiamo chiedergli di ratificarlo, ora che c’è una risoluzione del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite”, ha continuato Puigdemont, nel corso di una conferenza stampa a Berlino. “Le nostre istituzioni hanno sperimentato interventi inaccettabili per mesi. I rappresentanti siamo noi perché i cittadini della Catalogna hanno scelto noi”, ha rivendicato. Aprendo uno spiragilio di dialgo: “Ho sempre detto che l’indipendenza non è l’unica soluzione possibile. Siamo pronti ad accettare altre vie d’uscita, ma mi chiedo: la Spagna ha un progetto per la Catalogna?”.
Il leader indipendentista è indagato per i reati di ribellione, sedizione e malversazione, ed è stato fermato in Germania mentre cercava di raggiungere il Belgio, dove si era stabilito dopo aver lasciato la Spagna. “Devo rimanere a Berlino perché è quanto richiede la giustizia tedesca. Troverò una sistemazione stabile dove potrò rimanere a disposizione delle autorità”.